Economia
8 marzo, più donne in finanza fanno bene ai mercati

Segnali incoraggianti tra politica e lavoro ma non basta
La cosa interessante però, è che tra queste ben il 73% ha sovraperformato lo S&P 500 nell’ultimo anno. E la dimostrazione di questo valore è stata espressa anche dal portafoglio FemaleLeadership lanciato da eToro nel 2022 e composto da 35 società quotate negli Stati Uniti in cui almeno il 40% dei dirigenti e del Cda deve essere composto da donne. Ebbene, nonostante lo scorso anno abbia sofferto molto l’umore ribassista dei mercati, la performance da inizio anno del FemaleLeadership Smart Portfolio ha registrato un +8,21% a fronte di un +3,4% dello S&P 500 (dati a fine febbraio).
Sono poi numerose le ricerche che hanno dimostrato come la valorizzazione della Diversity e delle donne nei Cda sia correlata a migliori performance finanziarie, ambientali, sociali e di governance (ESG). E si stenta dunque a capire perché proprio il mondo dell’economia fatichi a recepire questo successo nel business e l’ingresso delle donne ai vertici delle società sia ancora lento.
Un esempio? Una ricerca condotta da McKinsey evidenzia che anche il fronte economico che meglio rappresenta il futuro sconta vecchi pregiudizi: negli ultimi cinque anni infatti, le aziende del metaverso guidate da uomini hanno ricevuto una quota maggiore del finanziamento imprenditoriale totale rispetto alle aziende guidate da donne. Un divario dunque che persiste, del tutto simile a quello registrato nelle aziende Fortune 500 e nelle start-up, dove meno del 10% degli amministratori delegati di Fortune 500 sono donne, solo il 17% dei fondi di venture capital è destinato ad aziende guidate da donne e co-gestite da donne e solo il 15% dei soci generali di VC negli Stati Uniti sono donne.
Che fare, dunque?
Non si tratta soltanto di incoraggiare l’educazione finanziaria così come è avvenuto per le Stem, ma di farlo semplificando e cambiando il linguaggio della finanza stessa. Un linguaggio che secondo la finanza comportamentale spesso evoca scenari di lotta e di battaglia con cui le donne non amano cimentarsi. In realtà, la finanza è soltanto competenza e le donne in questo campo presentano la stessa propensione al rischio degli uomini pur tendendo ad essere più conservative negli investimenti e a pianificare a lungo termine.
Un sondaggio eToro condotto su circa 9500 investitrici donne nel mondo ci dice che la pandemia ha fortemente aumentato la loro partecipazione agli investimenti: il 50 per cento ha dichiarato di aver subito l’impatto della pandemia e il 37% di loro si avvicinata al mondo degli investimenti per avere un’entrata extra (68%) e non tenere i soldi solo sul conto corrente (43%).
Un altro sondaggio di eToro sui buoni propositi per il 2023 ci dice che per la prima volta le donne superano gli uomini nei propositi di carriera, sviluppo personale e crescono anche i loro obiettivi finanziari. Ma le donne chiedono più role model e corsi educativi sia sui social che a scuola. I tempi sono dunque maturi per ascoltarle. E la sorellanza farà certo bene ai mercati.
*Market Analyst di eToro