Economia
Abi, contrattacco banche: "Tassa extraprofitti? Dubbi di incostituzionalità"
Tassa extraprofitti/ Il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini in audizione alle commissioni del Senato lancia la sua stoccata al governo
I medesimi profili di incostituzionalità, sottolinea, "possono ricorrere anche per l’art. 26 del Dl 10 agosto 2023, che assume a base imponibile l’intero margine di interesse come individuato dalla relativa voce di bilancio, senza verifica concreta sulla sua correlazione con gli asseriti 'extra' profitti derivanti dall’”andamento dei tassi di interesse e del costo del credito'. L’elezione di quella voce di bilancio mal si presta ad individuare una maggiore capacità contributiva".
Possibili profili di incompatibilità con la disciplina comunitaria, rileva Sabatini, "sono relativi all'articolo 42 della Costituzione, per lesione del diritto di proprietà, stante il carattere espropriativo della misura sulla ricchezza dell’impresa, che costituisce, secondo la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e della Corte di Giustizia dell’Unione, bene giuridico protetto ai sensi dell’articolo 1 del 1° protocollo addizionale alla Carta Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) ed all’articolo 17 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Detto profilo è relativo alla necessità che il prelievo straordinario abbia a confronto l'esercizio di normale attività del contribuente rispetto al margine straordinario generato dalle contingenze. Il raffronto con periodi di imposta dove il tasso di interesse si attestava attorno allo zero non costituisce un adeguato parametro". Per Sabatini "si riscontra anche una possibile violazione del principio di libera concorrenza riconosciuto dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (Tfue), nella prospettiva di una discriminazione. Gli operatori nazionali del settore bancario sarebbero penalizzati rispetto ad enti bancari residenti in altri Stati Membri".