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Economia
Acri, dopo Profumo le redini passano a Giovanni Azzone. Ma il mandato è mini
Giovanni Azzone

Acri, le redini passano a Giovanni Azzone

Ora è ufficiale: il presidente della Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone, è stato selezionato alla guida dell'Acri, l'organizzazione delle Fondazioni bancarie italiane. L'assemblea delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio ha votato all'unanimità per la sua nomina a sostituto di Francesco Profumo, dimessosi prematuramente dalla presidenza della Compagnia di Sanpaolo.

Azzone completerà il triennio 2022-2024, rimanendo in carica per circa un anno. Successivamente ci sarà una nuova elezione. "Desidero ringraziare tutti i rappresentanti delle Fondazioni bancarie e delle Casse di Risparmio per avermi scelto come presidente di questa prestigiosa associazione", ha commentato Azzone nel suo discorso inaugurale come presidente dell'Acri, "Vorrei esprimere il mio apprezzamento a chi mi ha preceduto, Giuseppe Guzzetti e Francesco Profumo, che hanno guidato l'Acri negli ultimi vent'anni." 

LEGGI ANCHE: Presidenza Acri, Azzone sfida Palenzona per il post-Profumo

Azzone, ingegnere gestionale ed ex rettore del Politecnico di Milano, si impegna a lavorare in modo collaborativo, evitando conflitti. Questo approccio ha convinto le Fondazioni a affidargli il mandato, con il sostegno del presidente della Fondazione Crt, Fabrizio Palenzona, che in precedenza aveva appoggiato Azzone, aprendogli la strada verso la presidenza dell'associazione. "Mi impegno a interpretare il mio mandato con il massimo spirito collaborativo", ha sottolineato Azzone nel suo discorso inaugurale, "coinvolgerò attivamente le Consulte territoriali e gli Organi Acri per sviluppare insieme le iniziative prioritarie."

Tra le questioni imminenti c'è il rinnovo dei vertici della Cassa depositi e prestiti, con Dario Scannapieco e Giovanni Gomo Tempini in scadenza in primavera. Secondo Il Giornale, Azzone propone di confermare gli attuali vertici della Cdp, con il consenso dei membri dell'Acri, per prolungare i tempi e permettere un dibattito più ampio. Tra gli obiettivi dell'Acri c'è la collaborazione con il ministero dell'Economia per creare un sistema delle fondazioni più adatto alle esigenze territoriali, anche attraverso agevolazioni fiscali. Azzone intende mantenere il Protocollo firmato nel 2015 con il ministero dell'Economia e l'Autorità di vigilanza, concentrandosi sulla durata in carica dei presidenti e sulla dismissione delle partecipazioni nelle banche non quotate.

Riguardo ai mandati, Azzone afferma che è necessario garantire stabilità nel governo delle Fondazioni, senza prolungamenti eccessivi, per evitare situazioni problematiche. Sulla questione delle partecipazioni bancarie non quotate, Azzone sostiene che la dismissione potrebbe comportare una perdita per la collettività.






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