Economia
Aerospazio, presentato il white paper di AmCham sulla relazione transatlantica per il settore
Profumo (Leonardo): "Serve approccio sistemico per avere un peso maggiore nel settore"
Presentato il white paper di AmCham Italy sulla relazione transatlantica per il settore Aerospazio e Difesa
Il settore Aerospace&Defence nel contesto dei rapporti transatlantici tra Italia e USA è stato il tema del webinar organizzato da AmCham Italy, la Camera di Commercio americana in Italia, dal titolo “La centralità della relazione transatlantica per il settore Aerospace & Defense”.
Un’opportunità di confronto con esperti del settore per un’analisi degli scenari e delle prospettive dell'Italia in questo comparto industriale e l'occasione per presentare il primo white paper elaborato dal Gruppo di Lavoro Aerospace & Defence di AmCham Italy sul rapporto tra i sistemi americano ed italiano, e le loro interazioni.
La relazione tra Italia e Stati Uniti è infatti fondamentale per il sistema economico italiano e la sua competitività. In particolare, per il settore Aerospace & Defense, questo storico legame è ancor più significativo e in questo comparto infatti che si registrano alcune tra le più importanti partnership tra aziende americane e imprese italiane.
"Il white paper del Comitato A&D di AmCham Italy - ha commentato Luca Arnaboldi, Presidente di AmCham Italy - dedica specifica attenzione a un settore che ha un ruolo centrale per l’economia, non solo italiana, con benefici per l’occupazione ed effetti positivi in termini di innovazione ed efficienza produttiva. Un comparto che ha un elevato potenziale sia come strumento di rafforzamento del sistema economico del nostro Paese, che di volano per il rilancio economico post Covid. Nell’ultimo anno, l’industria dell’Aerospace & Defense globale ha sperimentato una forte turbolenza e l’outlook di lungo periodo deve prevedere una fase di assestamento e sviluppo. Per questo come AmCham intendiamo favorire questo trend offrendo anche alla filiera italiana del settore e ai suoi player, che sono numerosi, l’opportunità di rafforzare le collaborazioni internazionali, in maniera particolare e privilegiata con gli Stati Uniti, che notoriamente ne detengono la leadership globale”.
“La presenza dell’Ambasciatore Eisenberg e del Ministro Guerini alla presentazione del nostro white paper, evidenzia il ruolo di interlocutore privilegiato di AmCham Italy per la business community italiana ed americana in Italia anche per il settore Aerospace & Defence", ha aggiunto Simone Crolla, Consigliere Delegato della Camera di Commercio Americana in Italia. "Grazie ai contributi di ciascuno degli autorevoli relatori, sarà possibile fare il punto su un comparto che rappresenta uno dei principali vettori di innovazione tecnologica e imprenditoriale, in grado di rivoluzionare le strategie aerospaziali, di difesa e di sicurezza nazionale, con un impatto rilevante anche in ambito civile. Gli esempi concreti che verranno presentati, permetteranno di evidenziare come l’Italia sia un mercato attrattivo per la presenza di numerose imprese della supply chain aerospaziale, capaci di sviluppare una propria leadership industriale all’interno di alcune specifiche nicchie del settore”.
Amcham, Profumo (Leonardo): "Serve approccio sistemico per avere un peso maggiore nel settore"
Al webinar è intervenuto anche Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, che ha commentato la centralità della filiera industriale italiana nel settore dell'aerospazio e della difesa, di cui l'azienda è anche leader tecnologico: "Leonardo ricopre un ruolo strategico per il settore ma non è il soggetto alla guida dello stesso: è uno dei pilastri fondamentali insieme ad altre realtà, tra cui numerose Pmi. Dallo studio presentato oggi emerge la necessità di fare un ulteriore salto in avanti avvalendosi del supporto istituzionale: ricoprire, dunque, non solo il ruolo - seppur importante - di partner e fornitore, ma creare un approccio sistemico che permetta al sistema Paese di avere un peso maggiore".
"Per tutti noi la relazione transatlantica è fondamentale", ha spiegato Profumo. "Leonardo ha una presenza diretta molto importante negli USA, in cui opera con un business diversificato. Penso che sia possibile approfondire questo modello di relazione aumentando la presenza di servizi, prodotti, tecnologie e sistemi europei nel mondo americano. Questo comporta un livello di trust molto alto che tutti noi vogliamo rafforzare e crediamo che questa sia una strada fondamentale non solo per Leonardo, ma per tutto il sistema, perché quello che la nostra azienda sviluppa singolarmente stimola l'attività di centinaia di piccole medio imprese del settore".
Il numero uno di Leonardo ha poi spiegato: "Facciamo parte della Nato e ogni euro che investiamo in Europa per sviluppare le capacità europee rientra nel sistema della Nato. La creazione di un sistema di difesa europeo è importante per l'ottimizzazione delle nostre capacità, nell'ottica di protezione dei valori occidentali. Non vedo contrapposizione tra la futura partecipazione dell'Italia a programmi transatlantici rispetto a programmi di difesa europeo, penso anzi che i due temi si rafforzino l'uno con l'altro".
Amcham Italy, i numeri del white paper: l'impatto del Covid sul settore
Negli Stati Uniti, nel 2018, il fatturato nel comparto Aerospazio e Difesa (A&D) è stato pari a 471 miliardi di dollari, con un’occupazione diretta nel comparto pari a circa 881.000 persone, mentre il valore delle esportazioni dall’Italia verso Stati Uniti è stato di 2,9 miliardi di euro, al settimo posto tra i Paesi esportatori nel principale mercato al mondo per il settore A&D (Dati AIA-Aerospace Industries Association).
Per quanto riguarda l’andamento del mercato commerciale, l’outlook di AmCham riportato nel White Paper, evidenzia che saranno gli stessi driver che hanno sostenuto la crescita del settore nei primi venti anni del nuovo millennio a muovere la domanda futura. Secondo le analisi e previsioni di mercato, nei prossimi vent’anni il settore crescerà del 250% e la flotta mondiale di aeromobili sarà raddoppiata. Nonostante l’effetto della pandemia Covid-19 sulla crescita nel breve-medio termine, l’industria aerospaziale commerciale ha un potenziale di mercato di 2,8 trilioni di dollari nei prossimi dieci anni e un tasso annui di crescita composta (CAGR) del 3,5%.
Guardando al mercato della Difesa, prima della crisi Covid, il piano 2018-2024 del Dipartimento della Difesa americano (DoD) vedeva un continuo aumento del budget militare per difendere la supremazia statunitense nel settore Difesa contro l’avanzata di Russia e Cina, con conseguente ammodernamento in tutti i segmenti del mercato - da 727,9 miliardi di dollari nel 2020 a 756,7 miliardi di dollari nel 2024 (CAGR +1%). La crisi innescata dalla pandemia ha modificato questo scenario e si stima che il budget per la Difesa degli Stati Uniti subirà una contrazione nel periodo 2022-25, con probabili conseguenze sui programmi non ancora approvati e su quelli di innovazione e aggiornamento previsti.
Già prima della crisi, l’Italia prevedeva una decrescita della spesa militare, con tagli nel decennio 2020-30 a causa della debole situazione economica e dell’elevato debito pubblico, anche se la Legge di Bilancio 2020-2022 aveva previsto per il 2020 un budget militare pari a 22,9 miliardi di euro – il 7% in più rispetto al 2019 – e una riduzione dell’1% nella spesa miliare nei successivi due anni.
Ma l’impatto del Covid sul budget militare italiano è ancora incerto: la Difesa potrebbe beneficiare dal piano di ripresa economica del paese in quanto settore chiave per l’occupazione e lo sviluppo del sistema produttivo.
La digitalizzazione crescente delle forze armate richiede sistemi altamente integrati e controllabili a distanza, offrendo nuove opportunità per Original Equipment Manufacturers (OEM) e piccoli players e generando una crescita della spesa globale in cyber security procurement – +8% CAGR fino al 2026 – con conseguenti opportunità anche per gli attori della filiera italiana che offrono tali servizi per la difesa, come per esempio Leonardo. Un rafforzamento delle collaborazioni transatlantiche con gli Stati Uniti potrebbe costituire uno stimolo all’innovazione oltre a rappresentare una rilevante fonte di volumi di attività per il settore A&D italiano.