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Quei segnali sulla strada del Napoli verso lo scudetto

Cosa ha raccontato il successo della squadra di Conte contro la Juventus

di Andrea Soglio

Napoli, i segnali che portano allo Scudetto

Della sfida Napli-Juventus vinta dai padroni di casa per 2-1 (in rimonta) c'è un'immagine che meglio di ogni altra racconta la forza, la convinzione e la compattezza della squadra di Antonio Conte. MInuto 76. Politano, che in teoria sarebbe un esterno alto d'attacco è in pieno ripiegamento difensivo contro i dribbling di Kolo Muani, a tre metri dalla linea di fondo. Il mancino della NAzionale lotta, corre, ed alla fine riesce a fermare l'attaccante francese mettendo la palla in fallo laterale. Poi urla tutta la sua gioia come per un gol segnato prima di accasciarsi a terra in preda ai crampi ed alla logica sostituzione.

Ecco, questo è il Napoli oggi; oltre la tecnica e la tattica, oltre il gioco ed i risultati, è una squadra in "missione" dove tutti sono pronti a dare il 110% di quello che hanno. 

I meriti di Conte

Tutto questo ha un unico responsabile: Antonio Conte. Ormai non dovremmo più stupirci dato che alla Juventus, all'Inter ed in Nazionale l'allenatore pugliese ha fatto proprio questo: trasformare dei giocatori in una squadra, coinvolgerli, caricarli, proteggerli quando serve e motivandoli come nessun altro. I partenopei oggi sono un macchina inarrestabile. Vincere in 7 giorni prima a Bergamo con l'Atalanta e poi con la Juventus sono segnali chiari. Lo Scudetto è ormai molto più di un obiettivo, è alla portata di mano di Lukaku e compagni. Certo, c'è sempre l'Inter, e non è un avversario da poco. Ma i nerazzurri hanno anche una Champions League da giocare mentre Conte ed i suoi con un solo impegno settimanale possono godere di una superiorità atletica netta. 

La partita di ieri da questo punto di vista ne è stata chiaro esempio. Dopo infatti un primo tempo in sofferenza, con i bianconeri in controllo, nella ripresa il Napoli ha cambiato marcia costringendo i bianconeri nella loro area fino all'inevitabile successo.

La squadra

Tutto oggi funziona alla perfezione. Lukaku non avrà più lo strappo atletico dei tempi dell'Inter ma come pochi altri attaccanti della Serie A fa salire la squadra. Neres e Politano sembrano immarcabili nell'1 contro 1 al punto che ieri a Napoli non c'era un tifoso che sentisse la mancanza di Kvaratskhelia. 

In mezzo al campo Lobotka, Anguissa e McTominay hanno trovato un equilibrio ed un affiatamento perfetto. Costruiscono, corrono, segnano. Che altro?

La sensazione quindi è che il prossimo 2 marzo a Napoli la sfida con la squadra di Simone Inzaghi potrebbe essere decisiva e finale. C'è troppo entusiasmo, troppa convinzione, troppo affiatamento per pensare che la seconda parte del girone di ritorno, con un calendario decisamente più leggero, possa nascondere delle insidie per Conte ed i suoi. Mancano ancora 4 mesi alla fine ma è chiaro che il momento decisivo per lo Scudetto sia questo.

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