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Terna: nel 2024 consumi elettrici in crescita del 2,2% e record storico per le fonti rinnovabili

Il dato annuale dell’indice IMCEI ha mostrato una sostanziale tenuta, confermando l’andamento complessivamente positivo dell’economia elettrica italiana nel 2024

di Redazione Corporate

Terna, nel 2024 aumentano i consumi elettrici del 2,2% e le fonti rinnovabili superano per la prima volta il 40% di copertura del fabbisogno

Nel 2024, i consumi di energia elettrica in Italia hanno registrato un aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 312,3 miliardi di kWh. Secondo i dati di Terna, società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, il picco orario massimo è stato toccato il 18 luglio, con una domanda di 57,5 GW tra le 15 e le 16. Le fonti rinnovabili hanno segnato un record storico, coprendo il 41,2% della domanda elettrica, un miglioramento significativo rispetto al 37,1% del 2023, sostenuto soprattutto dall’espansione della produzione idroelettrica e fotovoltaica.

La crescita dei consumi è stata particolarmente evidente nei mesi estivi di luglio e agosto, caratterizzati da temperature superiori alla media decennale. Incrementi sono stati registrati su tutto il territorio nazionale: +2,2% al Nord, +2,3% al Centro e +2,1% nel Sud e nelle Isole. Sul fronte industriale, l’indice IMCEI, che monitora i consumi di circa 1.000 imprese energivore, è rimasto sostanzialmente stabile con una lieve variazione negativa dello 0,3%. Alcuni settori, tra cui cemento, carta, alimentare e siderurgia, hanno mostrato segnali di crescita, mentre sono risultate in flessione le attività legate a metalli non ferrosi, chimica, mezzi di trasporto e ceramica.

La produzione nazionale ha soddisfatto l’83,7% della domanda complessiva, mentre il restante 16,3% è stato coperto dal saldo energetico con l’estero. Complessivamente, la produzione nazionale netta è aumentata del 2,7%, trainata in particolare dall’espansione delle fonti idroelettrica (+30,4%) e fotovoltaica (+19,3%), che ha superato i 36 TWh per la prima volta. In calo invece l’energia prodotta da fonti eolica (-5,6%) e geotermica (-0,8%), così come quella termica (-6,2%), con una riduzione significativa della generazione a carbone (-71%), ormai residuale e concentrata prevalentemente in Sardegna. Questa transizione ha comportato una diminuzione delle emissioni di CO₂ stimata in oltre 8 milioni di tonnellate.

In termini di nuove capacità rinnovabili installate, il 2024 ha visto un incremento di 7.480 MW, superando di oltre 1.600 MW il target fissato per il quadriennio 2021-2024. Al 31 dicembre, la potenza complessiva da fonti rinnovabili installata in Italia ha raggiunto 76,6 GW, di cui 37,1 GW provenienti dal solare e 13 GW dall’eolico. Anche il settore degli accumuli energetici ha registrato una crescita significativa. Nel corso dell’anno, la potenza nominale è aumentata di 2.113 MW, portando a circa 730.000 installazioni operative per una capacità complessiva di 12.942 MWh e una potenza di 5.565 MW. Per i piccoli impianti, l’espansione è stata incentivata da agevolazioni fiscali, mentre per gli impianti di grande scala il capacity market ha giocato un ruolo determinante.

Nel mese di dicembre 2024, la domanda elettrica è cresciuta del 2,8%, favorita da due giorni lavorativi in più rispetto a dicembre 2023 e da temperature più basse di 1,6°C. La domanda è stata soddisfatta per l’83% dalla produzione nazionale, con le fonti rinnovabili che hanno coperto il 31,7% del fabbisogno mensile. La produzione nazionale netta è aumentata del 4,5%, con incrementi significativi nel fotovoltaico (+35,3%), termico (+11,2%) ed eolico (+8,2%), a fronte di un calo nell’idroelettrico (-35,4%) e nel geotermico (-1,5%).

Infine, l’analisi dei consumi industriali di dicembre ha evidenziato un calo del 6,5% rispetto allo stesso mese del 2023, con performance positive in settori come alimentare, carta e cemento, ma un rallentamento in comparti come chimica, siderurgia e trasporti. Complessivamente, il dato annuale dell’indice IMCEI ha mostrato una sostanziale tenuta, confermando l’andamento complessivamente positivo dell’economia elettrica italiana nel 2024.