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Economia
AI e sicurezza sul lavoro: in Senato il progetto pilota di Proger, Acea e Gcf

AI e sicurezza sul lavoro: in Senato il progetto pilota di Proger, Acea e Gcf

In Italia si contano circa 2.000 incidenti e 3 morti al giorno sul lavoro, un dato che non accenna a diminuire. Caschetti, guanti, scarpe antinfortunistiche e tutti i dispositivi di protezione individuali sono indispensabili, ma oggi la tecnologia a disposizione può fare la differenza con dispositivi smart e attivi. È però necessario adeguare le norme e il sistema della sicurezza sul lavoro per demolire il muro delle 1.000 morti bianchi all’anno. Di questo si è discusso oggi nella Sala Nassiriya di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, dove si è tenuto un dibattito organizzato dalla Fondazione Ottimisti & Razionali “DP(AI) Per la Sicurezza sul Lavoro usiamo Intelligenza!”.

Il  dispositivo medico Accyourate

Nell’occasione è stata presentato da tre Aziende italiane - Proger, ACEA e GCF  - il Primo progetto volontario di sperimentazione massiva per oltre 400 lavoratori che apre un nuovo capitolo per la protezione della Salute sul luogo di lavoro, attraverso un approccio scientifico nel rilevare parametri bio-vitali ed ambientali in ogni condizione, attraverso una tecnologia tessile innovativa brevettata e certificata a livello internazionale come “Dispositivo Medico ” Accyourate, in grado di rendere smart qualsiasi indumento, grazie all’integrazione nei tessuti di impercettibili sensori polimerici. Una nuova strada verso un nuovo concetto di tutela, prevenzione e benessere consapevole del lavoratore, in grado di prevenire possibili incidenti dovuti a disattenzione e stanchezza, oltre che intercettare anomalie di parametro, anche prima che le patologie si manifestino con sintomi evidenti.

Hanno partecipato Claudio Velardi Presidente Fondazione Ottimisti & Razionali, Claudio Durigon Sottosegretario Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Susanna Camusso, Senatrice PD - già Segr. Gen. CGIL, Cesare Damiano, Pres. Ass. Lavoro & Welfare - già Min. del Lavoro, Francesco Saverio Violante Docente Medicina del Lavoro – UniBO – Dir. Medicina del Lavoro del Policlinico di Sant’Orsola (BO), Fabrizio Palermo Amministratore Delegato ACEA, Giuseppe Brecciaroli, AD Generale Costruzioni Ferroviarie S.p.A., Marco Lombardi Amministratore Delegato Proger S.p.A.

Durigon: "Progetto fantastico, un'evoluzione delle iniziative di prevenzione"

“L'intelligenza artificiale può interagire nel miglior modo possibile soprattutto per quanto riguarda la sicurezza del lavoro. Sull'AI siamo un po' in ritardo ma abbiamo la fortuna di avere grandi imprenditori in Italia che ci danno degli input. Queste best practice, come il sensore presentato oggi, devono diventare da subito un punto di riferimento anche per il micro-lavoro che viviamo quotidianamente. Quello di Proger, ACEA e GCF è un progetto fantastico, un'evoluzione delle iniziative di prevenzione. Se vogliamo arrivare a morti zero sul lavoro, dobbiamo sfruttare a 360 gradi l'intelligenza artificiale. E abbiamo bisogno anche di un 'braccio armato' per far sì che l'innovazione possa essere capillare, considerando che il 95% del nostro tessuto economico è composto da 95% di piccole e medie imprese” ha commentato Claudio Durigon, sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Lombardi (Proger): "Con Accyourate una maglietta diventa un sensore"

Accyourate è una tecnologia certificata e riconosciuta a livello internazionale come Dispositivo Medico. - spiega Marco Lombardi, amministratore delegato di Proger e di AccYouRate-   Si tratta di un polimero sciolto in soluzione acquosa che può essere 'stampato' su qualsiasi tessuto senza alterarne le caratteristiche, e che fa sì che una maglietta, possa diventare un sensore in grado di registrare e trasmettere i parametri vitali senza fili conduttivi. Questa tecnologia è come un holter, ma non invasivo, ci si dimentica di averlo indossato. Monitorando questi parametri si riesce a prevenire anche patologie che non si sono mai manifestate. Una tecnologia in grado di rendere smart e attivi i dispositivi di protezione individuale ad oggi passivi come ad esempio guanti e caschetti”.

I relatori intervenuti all'evento di presentazione

Susanna Camusso, senatrice Pd e già segretaria generale della Cgil, auspica un intervento “equilibrato” del legislatore per prevenire le criticità che potrebbero nascere: “Il primo problema è che nel tempo essere malati in un luogo di lavoro è diventata una ragione per essere giudicati come non idonei. É assolutamente necessario che il legislatore proponga un intervento equilibrato, affinché l'investimento in tecnologia e in sicurezza  non determini pregiudizi sui lavoratori”.

“Quando ho saputo di questa nuova tecnologia mi sono candidato per sponsorizzare questa iniziativa che si inserisce perfettamente nella linea della nostra fondazione che promuove tutti gli avanzamenti tecnologici che possono farci guardare al futuro” ha detto Claudio Velardi, Presidente Fondazione Ottimisti & Razionali.

"Una giornata importante per focalizzarci sul ruolo che la tecnologia può avere per fare quel passo in più per la tutela dei lavoratori. Abbiamo un'organizzazione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori che sta per compiere 100 anni visto che è stata introdotta per la prima volta con un regio decreto del 1927. Oggi i dipendenti vengono visitati a intervalli periodici dal medico competente. Questa tecnologia, invece, ci offre la possibilità straordinaria di sapere come è andata la salute del lavoratore anche nel periodo di intervallo tra i controlli. E questo cambia il paradigma della tutela della salute, aprendo scenari interessanti" ha continuato Francesco Saverio Violante, Docente Medicina del Lavoro – UniBO – Dir. Medicina del Lavoro del Policlinico di Sant’Orsola (Bologna).

“Per noi sicurezza sul lavoro è importantissima, chi viene in un cantiere ferroviario si rende subito conto di quanto è rischioso il lavoro dei nostri operai. Quando è stato presentato questo progetto abbiamo accettato immediatamente. I dispositivi passivi sono necessari, ma quando la tecnologia ti viene in soccorso e ti presenta un prodotto che può salvare vite e migliorare la qualità del lavoro non potevamo che dire di sì e siamo felici di aver partecipato alla sperimentazione. Contiamo di vedere risultati positivi a breve” ha aggiunto Giuseppe Brecciaroli, amministratore delegato di Generale Costruzioni Ferroviarie S.p.A.

“Acea si sta posizionando come un’azienda di persone per infrastrutture sostenibili. Noi come gruppo da un lato abbiamo tanti dipendenti ma dall’altra parte lavoriamo per le persone fornendo servizi essenziali. Questo significa avere un’attenzione particolare alle persone e quindi alla loro sicurezza. Oggi nel nostro settore, come negli altri, sono in corso cambiamenti profondi dettati dall’arrivo di tecnologie legate all’intelligenza artificiale e al mondo della robotica. Quando abbiamo visto questo tipo di device per noi è stata una scelta immediata, perché c’è un’innovazione molto consistente per la sicurezza del lavoratore e di chi lo circonda” ha concluso Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di Acea.

 






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