Economia
Da Tirana arriva l'ok per il progetto sull'Acquedotto tra Albania e Puglia
L’obiettivo è quello di far arrivare in Puglia 150 milioni di metri cubi di acqua all’anno. Investimento previsto di 7 miliardi al 2045
Inoltre, tra le opere da realizzare in futuro c’è l'implementazione di un dissalatore ad osmosi inversa sul fiume Tara, in provincia di Taranto. Dall'Aqp, confermano che sarà il più grande a uso civile in Italia. Per questa infrastruttura è stata approvato un bando di gara da 100 milioni di euro: il dissalatore sarà pronto entro il 2026 e verrà realizzato anche con fondi Pnrr.
Acquedotto Albania - Puglia, l’accordo: contenuto, costi e vantaggi
Oggetto del dialogo la presentazione del nuovo piano di investimenti fino al 2045 sulla rete idrica pugliese e il piano di spesa, fino a 7 miliardi di euro. Il 40% della spesa, assicurano, è coperto con proventi della tariffa, mentre il resto con i fondi di programmazione comunitaria.
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Per realizzare l’infrastruttura, infatti, servirebbero 4 anni di lavori e un miliardo di risorse, da finanziare ricorrendo a un grosso dispiegamento di forze in campo: Bei, Bers, Stato italiano, Regione e mezzi propri dell’Acquedotto Pugliese. Per la Puglia si tratta di un’infrastruttura strategica, considerando i noti problemi di gestione della siccità - che diviene ogni anno più severa - da parte del tacco d’Italia. Ovviamente anche l’Albania avrebbe il suo - legittimo - ritorno economico, guadagnando circa 8mila nuovi posti di lavoro tra diretti e indiretti.