Economia

Alitalia, spuntano i capitali americani: prime aperture dei sindacati

Di Monica Camozzi

Mentre i problemi di cassa rischiano di far implodere la compagnia, Flavio Paltrinieri, presenta il piano che potrebbe salvare gli occupati

I dettagli del piano. Un accordo virtuoso capitale-sindacati

Il piano di risanamento prescinde dall’assetto proprietario del gruppo Alitalia e guarda solo ed esclusivamente al piano industriale e di risanamento effettivo. Nessun taglio, anzi, previsione di assunzione di 5.000 nuove unità e il consolidamento degli attuali addetti, che all’ultimo dato disponibile (risalente al 2018!) si attesta su 11.618 persone (a cui vanno aggiunte altre migliaia di indotto). Il piano corrobora la tesi sindacale per la quale esistono scelte strutturali necessarie e capaci di modificare il destino del gruppo senza che a pagarne le conseguenze siano il personale o i contribuenti mediante l’utilizzo di risorse dello Stato. “La leva finanziaria necessaria all’abbrivio del Gruppo è all’interno del Gruppo stesso”, cita il documento.

1)Individuazione di una nuova classe dirigenziale

2)Individuazione di due partner tecnici per il mercato a lungo raggio e Point to Point. Qui vi è un vero cambio di target di prodotto: Alitalia dovrà essere vettore leader nei voli di lungo raggio, beneficiario di sforzi per la realizzazione di grandi hub internazionali. Già per il 2027 il piano prevede 900 destinazioni sul medio e lungo raggio

3)Valorizzazione delle rotte africane, ancora concorrenziali e non inficiate dalla improvvida svendita di slot negli altri continenti. “Il mercato africano è in enorme evoluzione e la classe abbiente in continua crescita -sostiene il piano- prova ne è l’intuizione straordinaria di Turkish Airlines che ha approfittato di questo booster, con risultati sotto gli occhi del mondo”.

4)Sono previsti pacchetti di ore volo, nonché prodotti e servizi destinati al mondo del business, tagliati su misura per coprire le esigenze della clientela.

5)Tratte brevi e Point to Point. Esistono macchine a basso costo (STOL – Short Take Off Landing) che consentono di coprire tratte come Ferrara Grosseto con una cifra pari a 45 euro. In Italia esiste una rete di piccoli aeroporti che possono fruire dei vettori Point to Point a costi di esercizio ridicoli. “alcuni piccoli aeroporti più strutturati sono anche fruibili tramite le macchine ATR, apprezzatissime ovunque e che Alitalia ha prematuramente abbandonato, declinando la loro indiscutibile redditività. In attesa delle macchine volanti di nuova generazione che già nei prossimi anni saranno acquistabili sconvolgendo il volo domestico e le sue dinamiche.

Le dichiarazioni dell’economista Nino Galloni

“Durante l’incontro, ascoltando i pareri dei vari rappresentanti delle sigle sindacali mi sono accorto che il piano presentato da Paltrinieri ed I suoi partners è una messa a terra del parere dei lavoratori di Alitalia. Si dovrebbe fare di tutto per ascoltare le buone idee. Inoltre partiremmo  dalla scrittura di un contratto di lavoro, insieme ai Sindacati,  che finalmente ascolti le parti e stabilizzi i lavoratori per almeno un decennio. Quello che sostengo da anni è vero: imprenditori coraggiosi, governanti coraggiosi e lavoratori e sigle sindacali, devono stare in una stessa parte comune.. qui oggi in piazza ci sono idee, imprenditori e lavoratori coraggiosi, sindacati ben disposti e spero che presto si aggiungeranno governanti disponibili a prendersi responsabilità”.

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Riceviamo e pubblichiamo da Cub Trasporti:

Le scriventi OO.SS. smentiscono quanto pubblicato in data odierna sul quotidiano digitale Affaritaliani.it in ordine ad un incontro con i Sig.ri Nino Galloni e Flavio Robert finalizzato alla presentazione di un Piano di ristrutturazione e rilancio di Alitalia, finanziato da fondi americani.

Ieri i rappresentanti delle scriventi OO.SS., prima di essere ricevuti al Mise dal Ministro Patuanelli, hanno manifestato in Piazza Barberini a sostegno del rilancio di Alitalia, quale compagnia unica e pubblica, contro le ipotesi di licenziamento, smembramento e ridimensionamento contenute nel Piano di ITA.

Cub Trasporti, ACC, Assovolo e USB ritengono necessario sottolineare che qualora un Fondo americano avesse l’intenzione di sostenere un investimento su Alitalia, come qualora altro soggetto pubblico o privato, è opportuno che lo renda noto nei modi, nei tempi e nelle sedi opportune.

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La replica del prof. Antonino Galloni: 

In relazione al Comunicato Stampa del 9/02/2021 emesso da alcune OO.SS. comparto Trasporti presenti alla manifestazione di Piazza Barberini in Roma dell’8/02/2021, il prof. Antonino Galloni precisa quanto segue:

- L’incontro con i responsabili delle suddette OO.SS. è regolarmente avvenuto direttamente in Piazza Barberini in Roma nella mattinata dell’08/02/2021. Tale incontro non ha avuto carattere o agenda formale quanto di reciproca conoscenza e prima illustrazione della possibilità offerta per la risoluzione del complessivo Dossier Alitalia da parte di un soggetto/attore (fondo d’investimento estero) sinora non conosciuto da dette sigle sindacali, al solo scopo di salvaguardare - in primis - le maestranze tutte di Alitalia, soprattutto quelle del segmento del “personale di terra”, ad oggi maggiormente colpite dagli eventi, senza ipotesi di “spacchettamenti” o dismissioni o cessioni di sorta di qualsivoglia attuale asset della Compagnia.

- In detto incontro - assolutamente preliminare - i rappresentanti tutti hanno congiuntamente ascoltato le linee generali ravvisando “un’interessante eventuale convergenza d’intenti, da approfondire” e, per tale motivo, hanno dichiarato la loro disponibilità a partecipare a futuri incontri di dettaglio e confronto, “al fine di prendere conoscenza di un’agenda formale e valutare impatti e potenziali benefici per i lavoratori tutti”.

- Alla fine dell’incontro stesso vi è stato, pertanto, reciproco scambio di biglietti da visita tra il Prof. Antonino Galloni e i rappresentanti delle OO.SS. stesse.

- Nell’incontro nessun riferimento è stato fatto al previsto programmato successivo appuntamento delle OO.SS. stesse con il Ministero (MISE), regolarmente svoltosi, poiché il futuro di Alitalia e dei suoi lavoratori dovrà necessariamente trovare gradimento ed accoglimento istituzionale.

- Data la delicata fase in cui versa il Dossier Alitalia e alla luce dell’imminente probabile insediamento di un nuovo Governo, il Prof. Galloni ha dichiarato alle OO.SS. stesse e ribadisce la sua volontà di cooperare in ogni modo per la miglior risoluzione possibile della vicenda, ritenendo strategica Alitalia quale Compagnia di bandiera per il nostro Paese. Tale volontà verrà quindi manifestata in ogni sede, istituzionale e non, e già nella giornata del 09/02/2021 altre sigle sindacali hanno chiesto a Galloni un incontro per conoscere, approfondire e discutere, la citata nuova proposta/possibilità.