Economia

Allarme desertificazione, 1mld di ettari degradati da ripristinare entro 2030

Nel 2019, il 17,4% della superficie nazionale era considerato degradato

Desertificazione, come recuperare 1 miliardo di ettari di suolo degradato

La desertificazione è al momento una delle principali sfide ambientali da affrontare su scala globale. Ogni anno, un'area equivalente a quattro campi da calcio di terreno fertile viene compromessa, totalizzando 100 milioni di ettari. Per affrontare questa emergenza, sono stati stabiliti diversi impegni globali, inclusi piani per il recupero di 1 miliardo di ettari di terre degradate entro il 2030.

A livello internazionale, i paesi del G20 si sono impegnati a ridurre del 50% le aree degradate entro il 2040, evidenziando un impegno collettivo nel contrastare il degrado del suolo. In Italia, la situazione non è meno allarmante: nel 2019, il 17,4% della superficie nazionale era considerato degradato, influenzato da problemi come erosione, salinizzazione, contaminazione e impermeabilizzazione.

Il trentesimo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione, celebrato il 17 giugno, ha rappresentato un'opportunità cruciale per rinnovare l'impegno globale. In questa giornata, è stato enfatizzato l'importanza di adottare modelli di gestione sostenibile del territorio, con lo slogan "Uniti per la terra: la nostra eredità. Il nostro futuro". L'attenzione è stata focalizzata su soluzioni concrete per invertire il degrado del suolo, la desertificazione e gli impatti della siccità.

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Ibrahim Thiaw, segretario esecutivo dell'Unccd, ha evidenziato che fino al 40% del territorio mondiale è già degradato, minacciando gravemente il benessere di milioni di persone. Tuttavia, ha sottolineato come il ripristino del territorio non solo possa sollevare dalla povertà, ma anche rinforzare la resilienza alle variazioni climatiche.

Con il supporto dei ministeri dell'Ambiente e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l'Italia contribuisce attivamente all'implementazione della Convenzione Unccd, fornendo valutazioni dettagliate e strategie per raggiungere la neutralità del degrado del suolo. Questi sforzi sono essenziali per proteggere la produttività agricola, le risorse idriche e per garantire un equilibrio ambientale globale, assicurando un futuro sostenibile per le generazioni future.