Economia
Gli italiani sono indebitati fino al collo: l'analisi dei dati sull’evasione fiscale dell'Agenzia delle Entrate
La montagna di crediti non riscossi pesa per circa 1.300 miliardi di euro sulle spalle dell'Erario
Analisi dei dati sull’evasione fiscale da relazione dell’Agenzia delle Entrate
In Italia più di 22 milioni di contribuenti hanno debiti con il Fisco, e la maggior parte di questi, quasi l’80%, è recidiva. Non si parla di qualche caso isolato, ma di un vero e proprio sistema che si autoalimenta di evasione. Il direttore Vincenzo Carbone, durante un’audizione al Senato, ha messo in luce un “magazzino fiscale” che pesa per circa 1.300 miliardi di euro. Di questi, ben il 40% è considerato irrecuperabile.
La questione non è solo numerica. Una piccola cerchia – circa 1,32 milioni di italiani – detiene la stragrande maggioranza dei debiti, superando i 100mila euro ciascuno, mentre per la maggioranza dei debitori, i debiti sono inferiori a 1.000 euro. Tuttavia, quest’ultimo gruppo rappresenta ben il 43% del totale.
Nonostante l’Agenzia delle Entrate-Riscossione registri, nel 2024, il recupero da evasione più alto di sempre – 26,3 miliardi di euro, che salgono a 33,4 miliardi se si considerano gli introiti non erariali – il colpevole rimane il vecchio sistema inefficiente. I numeri parlano chiaro: mentre il gettito spontaneo continua a salire, la struttura evasiva rimane solida come una roccia, alimentata dalla recidività di chi non ha mai imparato la lezione.
In sostanza, la sfida per il Fisco italiano non è solo quella di incrementare le riscossioni, ma di rivedere un sistema che, da troppo tempo, sembra più interessato a girare intorno a se stesso che a sradicare un fenomeno ben radicato.