Economia

Ancora in calo i consumi energetici, ma tornano a salire quelli industriali

di Redazione Economia

Gli stoccaggi in Italia al 63%, "merito" del clima mite delle ultime settimane

Consumi, da dove arriva l'energia che utilizziamo

La produzione delle fonti rinnovabili è stata così suddivisa a gennaio: 30,9% eolico, 28,2% idrico, 19,8% biomasse, 14,9% fotovoltaico e 6,2% geotermico. Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +86,1% per un effetto combinato di un aumento dell’import (+59,5%) e di una diminuzione dell’export (-45,3%). Nello specifico, Terna ha registrato valori di import che per la maggior parte delle ore di gennaio hanno superato i 9 GW sulla frontiera Nord, un dato reso possibile anche grazie all’implementazione di interventi capital light volti a ottimizzare la gestione della rete di trasmissione nazionale, a beneficio della sicurezza dell’intero sistema elettrico.

Secondo le rilevazioni Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti rinnovabili, nel mese di gennaio 2023 l'incremento di capacità in Italia è pari a 297 MW, un valore in crescita (+170%) rispetto allo stesso periodo del 2022. L’indice Imcei elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, ha fatto registrare una flessione dell’8,5% rispetto a gennaio del 2022, ma una crescita del 3,5% rispetto a dicembre 2022 (dati destagionalizzati e corretti dall’effetto calendario): è il primo aumento registrato dopo due mesi consecutivi di flessione. In particolare, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, hanno registrato un aumento i consumi dei settori degli alimentari, della chimica, dei mezzi di trasporto, delle ceramiche e delle vetrarie; valori negativi, invece, per i comparti della siderurgia, della meccanica, della cartaria, dei metalli non ferrosi e del cemento, calce e gesso.