Argentina tra caos e inflazione oltre il 110%: le primarie scaldano i mercati - Affaritaliani.it

Economia

Argentina tra caos e inflazione oltre il 110%: le primarie scaldano i mercati

di Martina Daga*

A pochi giorni dalle primarie in Argentina (Las PASO) ecco lo scenario politico-economico che sta vivendo il Paese. Commento

Nonostante i risultati dei sondaggi, potrebbe esserci una sorpresa a favore dell’attuale partito al governo in quanto, nonostante Massa sia ministro delle finanze con un ruolo di primo piano nel deterioramento macroeconomico del Paese, dal punto di vista micro il partito ha sostenuto alcune fasce della popolazione, garantendogli quindi appoggio. Il partito gode di un elettorato molto fedele storicamente e, inoltre, la decisione di avere come altro candidato alle primarie Grabois, rappresentate di un’ala più estrema del partito, potrebbe servire ad attrarre i voti dell’ala più estrema della sinistra, togliendoli a partiti minori. È da ricordare che i partiti per poter partecipare alle elezioni generali devono ottenere almeno 1.5% dei voti al Paso.

Un altro importante attore nel quadro politico argentino è Javier Milei che è stato in grado di attrarre molti voti dalla destra, togliendoli a JxC; quindi, la performance di questo ultimo dipenderà anche da quanti voti riuscirà effettivamente ad ottenere Milei al PASO e poi alle elezioni generali. Milei rimane una grande incognita per queste elezioni, è riuscito ad ottenere molto consenso basandosi sullo scontento della popolazione e presentandosi come fonte di radicale cambiamento, il suo elettorato è composto principalmente da giovani e votanti per la prima volta, di cui è difficile prevedere il comportamento alle elezioni.

Un importante fattore da considerare post-PASO sarà la capacità del candidato alla presidenza di JxC di attrarre i votanti del suo oppositore alle primarie, date le divergenze ideologiche di Larreta e Bullrich non è infatti scontato che i voti ottenuti da entrambi al PASO convergano alle elezioni generali verso l’unico candidato. In caso di vittoria di Larreta, che è tipicamente più moderato e di un’ala più centrista del partito, potrebbe non essere in grado di attrarre i voti della Bullrich, che potrebbero convergere verso Milei. Tra i due per ora sembra favorita Patricia Bullrich, anche se nelle ultime settimane è cresciuta la popolarità di Larreta, probabilmente anche grazie ai voti degli indecisi.

Le incognite sono tante e la differenza nei sondaggi tra i primi due partiti è minima, se dovesse essere confermata dai risultati di domenica, ci sarebbe una grande incertezza alle elezioni del 22 ottobre.

martina dagana
Martina Daga, Junior Macro Economist, AcomeA SGR

*Junior Macro Economist, AcomeA SGR