Arpe cresce nella moda: sua la maggioranza del marchio L'Autre Chose

di Andrea Deugeni
@andreadeugeni

Non solo hi-tech e Tinaba. Dopo aver messo 15 milioni (altrettanti sono pronti per sostenerne lo sviluppo) nella Whats App dei pagamenti e dei traferimenti gratuiti via smartphone, Matteo Arpe decide di continuare a investire nella moda e fa sua la maggioranza di Boccaccini, società cui fa capo il marchio di moda L'Autre Chose. Il fondo Sator dell'ex Capitalia ha appena comunicato al mercato di aver rilevato infatti un'ulteriore quota, pari al 35%, del capitale di Boccaccini, portando cosi' la propria partecipazione all'84%.

Sator Private Equity Fund a partire dal 2013 ha affiancato la famiglia fondatrice per supportare la società nel percorso di espansione. Da allora sono stati effettuati investimenti nel canale retail, raddoppiando il numero delle boutique monomarca, ed è stato avviato un processo di rafforzamento manageriale. Fondata nel 1959 e basata nelle Marche, Boccaccini è attiva nella creazione, produzione e commercializzazione di calzature, abbigliamento e accessori donna con il marchio L'Autre Chose.

Il brand, distribuito nei più prestigiosi negozi multimarca italiani e department store internazionali, gestisce altresi' sette boutique e tre outlet in Italia e all'estero. L'acquisto della maggioranza da parte di Sator Private Equity Fund coincide con l'ingresso nel ruolo di amministratore delegato di Erika Filipponi, manager con una lunga esperienza in Ferragamo, chiamata a guidare la nuova fase di sviluppo del brand. La presidenza e' stata assunta da Pier Luigi Rossi.

Sator Private Equity Fund è stato assistito dall'avvocato Massimo Tesei, partner dello studio legale Jones Day e la famiglia Boccaccini dall'avvocato Simone Mazzoni dello studio legale De Vergottini. La famiglia fondatrice che l'ha guidata sino ad oggi resterà coinvolta, a garanzia della continuità stilistica nelle calzature, grazie al supporto di Alfredo Boccaccini alla direzione creativa e di Daniele Boccaccini alla produzione.