Economia
Aspi, Cdp più vicina all'acquisto. Il proxy Iss raccomanda ai fondi il "sì"
Il proxy advisor raccomanda ai soci il voto favorevole in assemblea alla cessione di Aspi a Cdp, BlackStone, Macquarie a cui invece Tci continua ad opporsi
I 9,3 miliardi, comprese le ticking fee di 180-230 milioni, messi sul tavolo dalla cordata Cdp-BlackStone-Macquarie sono da considerare un'offerta che valorizza Autostrade e dunque da accettare: il consiglio di amministrazione di Atlantia ha fatto il possibile per massimizzare il valore. Parola di Iss.
Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, il proxy advisor, voce molto influente ascoltata dagli investitori istituzionali presenti in massa nei capitali delle quotate, ha raccomandato agli azionisti della holding infrastrutturale controllata dai Benetton di votare a favore della vendita di Aspi al consorzio guidato da Cassa all'assemblea di fine mese, un appuntamento in vista del quale il belligerante fondo britannico Tci (con una quota attorno al 10% del capitale), da sempre capofila del fronte contrario a quanto messo sul tavolo dalla cordata italiana, ha rigettato ancora una volta l'ultima offerta migliorativa della cordata proponendo anche soluzioni alternative alla società e al governo Draghi.
Iss sollecita invece gli azionisti ad appoggiare l'operazione, affermando che il Cda di Atlantia sembra aver fatto del suo meglio per ottenere il più alto valore possibile date le circostanze. Una presa di posizione che può risultare decisiva in vista dell'assise di fine mese che affronterà il tema in funzione consultiva.
Il Sole infatti ricorda come in occasione dell'ultima assemblea Iss è dunque riuscito a spostare sulle proprie posizioni una percentuale del capitale presente compresa tra il 30 e il 20% e quella del proxy è una posizione tenuta molto in cosiderazione dal fondo di Singapore Gic che detiene l’8,2% di Atlantia.
Considerando che la proposta di Cassa ha già il favore di Edizione Holding e della Fondazione Crt, che insieme pesano per il 35% e che di norma in assemblea si presenta circa il 70% del capitale i giochi dovrebbero essere considerarsi fatti.