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Economia
Aspi, Tomasi: "Allungare la durata delle concessioni"

Aspi, Tomasi: "Allungare la durata delle concessioni"

Autostrade per l'Italia, la principale società italiana di gestione autostradale, si prepara ad affrontare nuove sfide nel 2024, principalmente legate al nuovo piano economico finanziario. In un'intervista a La Stampa, l'amministratore delegato Roberto Tomasi ha discusso delle prospettive future e degli sviluppi recenti dell'azienda. Il 2023 è stato un anno di rieditazione dei progetti esecutivi per l'ammodernamento e il potenziamento della rete autostradale, con particolare attenzione ai progetti di riqualifica come Al Barberino-Calenzano e Al Milano-Lodi. Tomasi ha evidenziato la collaborazione con il Ministero dei Trasporti, sottolineando un rapporto molto collaborativo. Riguardo alla forza lavoro, Tomasi ha riferito di una fase di potenziamento e crescita, con Tecne che ha raggiunto l'obiettivo di 1000 dipendenti e Amplia che, con un fatturato di 600 milioni di euro, si posiziona tra le prime nel settore.

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Tomasi ha sottolineato il ruolo della tecnologia e della sostenibilità per Autostrade per l'Italia. Ha menzionato il progetto Mercurysta e l'implementazione di "smart road" a Firenze e Bologna, con test di auto a guida autonoma. Inoltre, sono state completate 100 aree di servizio attrezzate con colonnine Free To X per ricariche elettriche veloci. Sulla sicurezza, Tomasi ha evidenziato che tutti i ponti e le gallerie hanno ora un "digital twin", consentendo una gestione ottimale del patrimonio, unico a livello europeo. Ha anticipato anche il lancio di Navigard, la piattaforma integrata di Aspi, dedicata alle tecnologie avanzate per la sicurezza stradale. Quanto alla sostenibilità, Autostrade per l'Italia ha recentemente presentato, insieme ad altri partner, un documento che espone la visione della mobilità sostenibile.

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Tomasi ha parlato delle sfide che attendono nel 2024, principalmente la scadenza del quinquennio regolatorio e la necessità di rinnovare il Piano economico finanziario per sostenere gli investimenti previsti oltre i 21 miliardi in 50 anni. Ha enfatizzato l'importanza di avviare progetti infrastrutturali significativi, garantendo la redditività e la sostenibilità dell'azienda senza gravare sul bilancio dello Stato. Riguardo al traffico autostradale, Tomasi ha riferito di dati positivi, con una crescita complessiva dell'1,6% rispetto al 2019. Ha notato in particolare un aumento del 3,6% nell'autotrasporto e dell'1,3% nel traffico auto. Infine, Tomasi ha affrontato la questione della distribuzione dei dividendi, spiegando che il 75% degli utili sarà destinato ai soci, allineandosi alle pratiche comuni delle grandi società simili a livello europeo. Ha evidenziato la necessità di una ridefinizione del Piano economico finanziario, cercando modi per spalmare gli investimenti su un periodo più ampio, superando il periodo concessorio. Ha sottolineato anche la possibilità di allungare la durata delle concessioni, bilanciando gli investimenti su diversi periodi concessori per garantire un equilibrio con gli adeguamenti tariffari.

Infine la questione degli appalti e la trasparenza nel settore: Tomasi sottolinea l'importanza di sistemi basati su regole chiare, controlli efficaci e precise attribuzioni di responsabilità. Ha evidenziato che Aspi ha costruito la sua strategia di investimenti seguendo le linee guida dell'Ocse, riconosciute come best practice a livello internazionale.

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