Economia

Assegno unico, aumenti in arrivo: ecco chi ci guadagna

di Redazione Economia

Chi non ha aggiornato la dichiarazione Isee dovrà accontentarsi della quota minima

Le maggiorazioni della Legge di bilancio 2023

La legge di bilancio 2023 stabilisce altri incrementi all’assegno unico e universale a partire dal mese di febbraio per i nuclei familiari beneficiari che rientrano in una delle seguenti condizioni:

- hanno quattro o più figli a carico: l’aumento forfettario crescerà da 100 a 150 euro;
- hanno almeno tre figli di età compresa tra uno e 3 anni, se hanno l’Isee pari a 40 mila euro l’incremento è del 50% per ciascun figlio;
- hanno uno o più figli di età inferiore a un anno: maggiorazione del 50%.

Come cambiano gli importi

Si conferma una maggiorazione massima di 94 euro da applicare all’importo dell’assegno, che resta progressivo (cioè cresce al diminuire dell’Isee). Attualmente, l’importo base oscilla tra 175 euro al mese, con Isee fino a 15 mila euro, e 50 euro (cifra minima, quindi per Isee pari o superiore a 40 mila euro o assente), per ogni figlio minorenne a carico. 

A questo si andranno a sommare le maggiorazioni introdotte nel 2023. Per i figli tra 18 e 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85. Per il nuovo anno, quindi, l’assegno minimo dovrebbe passare da 50 a 75 euro, mentre quello massimo si attesterà a 262,50 euro, con un aumento di 87,50 euro.

Per i figli maggiorenni, invece, si va da un minimo di 37,50 euro a un massimo di 127,50. Cifre a cui dovrebbe aggiungersi la maggiorazione extra di più di 100 euro per i nuclei con quattro o più figli. A queste cifre l’Inps dovrà calcolare la rivalutazione in base all’inflazione dell’8,1%.