Economia
Assegno unico, aumenti in arrivo: ecco chi ci guadagna
Chi non ha aggiornato la dichiarazione Isee dovrà accontentarsi della quota minima
Il conguaglio dell'ultimo anno, da marzo 2022 a febbraio 2023
Con il conguaglio saranno erogate le somme dell’assegno unico che non sono state pagate nell’ultimo anno, per la precisione da marzo 2022 a febbraio 2023. Ad esempio, è il caso delle famiglie monogenitoriali e dei percettori di Reddito di cittadinanza, che attendono gli arretrati della misura del periodo in cui non era ancora disponibile il modulo Rdc/Com/Au con cui le famiglie dovevano comunicare le informazioni essenziali per il calcolo dell’importo. Con l’adeguamento dell’Isee, per alcuni beneficiari questa operazione potrebbe rappresentare una riduzione dell’importo mensile.
La rivalutazione sulla base dell'inflazione a un tasso di 8,1%
Come adeguamento all’inflazione, l’Inps ha stabilito un tasso di 8,1% che si applica sia agli importi che alle soglie Isee. La quota minima per ciascun figlio sale a 54,1 euro dai precedenti 50, mentre la massima da 175 euro cresce fino a 189,2.
Così come la fascia Isee entro cui poter ricevere il valore più alto sale da 15 mila a 16.215 euro per ciascun nucleo familiare e quella limite per avere la quota più bassa da 40 mila arriva a 43.240 euro.
La rivalutazione spetta anche alle maggiorazioni imposte dalla legge. Ad esempio, quella sul secondo percettore di reddito da lavoro - nel caso in cui siano entrambi i genitori a lavorare - aumenta da 30 a 32,4 euro; quello per le madri under 21, invece, da 20 euro arriva a 21,6.
Per coloro che hanno fino a 27 mila euro di Isee l’assegno passa da 125 a 135 euro, per coloro che hanno fino a 32 mila euro di Isee sale da 100 a 108 euro. Mentre per coloro che hanno un Isee fino a 37 mila euro l’assegno aumenta da 75 a 81 euro. Per coloro che hanno un Isee dai 43.240 euro in su si passa da 50 a 54 euro di assegno.