Assemblea Generale Assolombarda, tra gli industriali e il Governo è rottura?
Carlo Bonomi Presidente di Assolombarda all'Assemblea Generale fa un lungo discorso accorato, richiamando industriali e Governo alla responsabilità
Una energica rivendicazione dell’orgoglio delle forze dell’impresa e del lavoro, un appello a tutte le classi dirigenti ad assumersi insieme la responsabilità di rivolgersi agli italiani che sono sfiduciati.
È la sintesi del lungo intervento di questa mattina di Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda che non ha risparmiato aspre critiche all'operato del Governo, nonostante la presenza del Ministro Tria all'Assemblea Generale di Assolombarda, al Teatro alla Scala.
Dalle parole di Bonomi trapela un deciso sostegno al ruolo del Capo dello Stato che ha trasmesso al Presidente Bonomi un telegramma sul senso di responsabilità da parte delle istituzioni, delle imprese e della società civile per affrontare le sfide del futuro.
La proposta di un metodo nuovo per l’agenda pubblica, la sfida del lavoro e una forte delusione per la manovra di bilancio sono stati i temi della relazione. Il Presidente di Assolombarda ha richiamato istituzioni e industriali al senso di responsabilità, facendo riferimento anche ai 700 imprenditori che si sono tolti la vita perché, dice, "si sono sentiti abbandonati dal Governo, ma anche da noi consociati": "In Italia c'è un continuo attacco alle istituzioni che vengono costantemente delegittimate. L'Europa così com'è non funziona e non viene incontro alle esigenze di cittadini e impresi. Dobbiamo essere più vicini agli imprenditori che sono in difficoltà".
VIDEO - Assemblea Generale Assolombarda: "Il duro attacco di Bonomi al Governo"
È l’idea di cosa sia l’imprenditore che va riaffermata, sostiene il Presidente di Assolombarda: “Per anni in Italia troppi hanno pensato che per essere imprenditori bastasse aprire una partita IVA. Non è così. Essere imprenditori è avere il senso del rischio, guardare a nuovi mercati, ricercare e attuare maniacalmente l’innovazione, perseguire la crescita con tutti i nostri collaboratori. E, a proposito di lavoro, noi non siamo quelli dei campi, che sfruttano col caporalato italiani e stranieri. Siamo stufi di essere confusi con chi lucra sulla fame. Le leggi ci sono. Lo Stato intervenga, li metta in galera. Quelli non sono imprenditori. Noi con i delinquenti non abbiamo nulla a che fare”.
“Siamo noi - ha continuato Bonomi - che dobbiamo proporre una nuova visione di un’Italia coesa, che dia risposte a chi ha meno, che ripristini gli ascensori sociali oggi bloccati, che valorizzi le competenze e che premi il merito, che torni a comprendere che come Paese trasformatore non possiamo isolarci dal mondo, ma al contrario dobbiamo scommettere su una sua maggiore apertura. Se viviamo di export, che ha permesso la pur asfittica ripresa di questi anni, chiuderci vorrebbe dire farci male da soli”.
Ad aprire l'Assemblea Generale è stato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha chiesto al Governo di guardare a Milano non come una città 'pigliatutto', ma come la locomotiva dell'economia italiana. A fargli da controcanto è stato Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, che ha chiesto più autonomia per la Lombardia.
Il Ministro Tria, che ha parlato dopo l'intervento di Bonomi. ha usato toni pacati e ha detto che di essere convinto della stabilità della manovra economica: "La riduzione programmata del rapporto debito-Pil non ci soddisfa, ma è la prima volta che si realizza. Una crescita troppo bassa non potrebbe farci uscire dal solco della crisi degli ultimi dieci anni. Una economia che non avanza abbastanza rischia di avvitarsi".
A chiudere gli interventi della giornata è stato Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria che ha smorzato i toni utilizzati da Bonomi, pur dicendosi sulla stessa linea del Presidente di Assolombarda, ma il suo intervento è stato focalizzato soprattutto sulla necessità di aumentare l'occupazione, come dice ad Affaritaliani.it: "Il Governo deve usare il reddito di cittadinanza per creare un ponte con l'occupazione, perché è grazie al lavoro che diminuiscono i divari. Per realizzare occasioni di lavoro bisonga intervenire sulla crescita e sulla riduzione del debito pubblico. Noi non giudichiamo i Governi, ma i provvedimenti".
Tanti gli industriali presenti all'Assemblea, il Teatro alla Scala era gremito questa mattina. Tra questi anche Luigi Abete, Presidente di BNL: "Non mi asepetto che il Ministro Tria ci dica cose diverse da quelle che già sappiamo. Attendiamo le prossime settimane per valutare gli esiti delle azioni del Governo. Stremo a vedere", dice ad Affaritaliani.it.
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