Economia
Astaldi: per il prestito di Fortress "remunerazione minima" del 15,25%
Ridotti i tassi per rispettare soglie anti usura del Tesoro
Cessione in garanzia o costituzione di pegni su diversi “claims” italiani ed esteri di Astaldi, forti limiti a un ulteriore indebitamento, diritto al rimborso anticipato in caso di cambio di controllo della società (o di vendita di asset considerati “principali”) e nessuna possibilità di restituzione anticipata del prestito entro i 12 mesi. Sono queste - secondo quanto risulta a Radiocor - alcune delle principali condizioni previste dal termsheet firmato da Fortress e Astaldi per l’emissione del finanziamento da 75 milioni (con durata massima triennale), autorizzata dal Tribunale di Roma lo scorso 8 gennaio a fronte del «pregiudizio imminente e irreparabile» al gruppo di costruzioni in caso di mancato accesso alla nuova finanza. L’obbligazione – che prevede una remunerazione minima su qualsiasi rimborso, a scadenza o anticipato, del 15,25% - verrà interamente sottoscritta da Fortress o da altra società da essa individuata e, secondo quanto risulta, ha visto in extremis un miglioramento delle condizioni di finanziamento concordate il 13 dicembre scorso poiché, poco prima di Natale, un Decreto del Ministero dell’Economia ha abbassato la soglia del tasso usurario di oltre l’1%.
Il bond è definito «garantito e super senior» e prevede una cedola trimestrale: per dare il via libera all’emissione, che avverrà «entro il 13 febbraio o comunque prima della presentazione della proposta concordataria», è atteso un decreto correttivo del Tribunale, riguardante comunque aspetti puramente formali. Il tasso d’interesse dell’obbligazione è composto da una parte “per cassa” indicizzata all’Euribor e complessivamente pari minimo al 5,75% e da una parte che funzionerà col meccanismo “pay if you can”, pari al 6,5% il primo anno e al 9,5% negli anni successivi. Inizialmente erano previste anche una commissione di istruttoria e di arrangement, pari rispettivamente all’1% e al 2%, ridotte poi complessivamente allo 0,4% per ottemperare all’abbassamento della soglia anti usura deciso dal Tesoro.