Economia
Atlantia, parte la scissione di Aspi. Possibile anche la vendita in blocco
Corre il titolo a Piazza Affari. Incognita trattativa con Cdp
Vendita di Autostrade, si parte. Atlantia ha avviato un processo "dual track" per la dismissione della partecipazione detenuta in Autostrade per l'Italia. Nel corso della riunione odierna, si legge in una nota del gruppo controllato dai Benetton che diventerà "holding infrastrutturale", il consiglio di amministrazione ha deliberato di avviare parallelamente allo spin-off un processo competitivo, gestito da advisor finanziari indipendenti, per la vendita dell'intera quota dell'88,06% detenuta in Aspi.
Questo processo è rivolto sia a Cdp che ad altri investitori istituzionali. I potenziali acquirenti saranno tenuti ad acquistare anche il restante 12% circa del capitale sociale di Aspi in caso di esercizio del diritto di co-vendita da parte degli azionisti di minoranza. Il board ha altresì approvato il progetto di scissione parziale e proporzionale di Atlantia a favore di Autostrade Concessioni e Costruzioni, società costituita l'8 settembre 2020 ed interamente posseduta da Atlantia.
Il progetto contempla una serie di operazioni da attuarsi in modo unitario e contestuale ovvero la scissione parziale e proporzionale di Atlantia in favore di Autostrade Concessioni e Costruzioni alla quale verrà attribuito un compendio costituito da una partecipazione pari al 55% del capitale sociale di Aspi, il conferimento in natura da parte di Atlantia di una partecipazione pari al 33,06% di Aspi e la quotazione delle azioni di Autostrade Concessioni e Costruzioni sul Mta.
I soci di Atlantia deterranno una quota del capitale complessivamente pari al 61,86%, mentre Atlantia deterrà una quota del capitale della società complessivamente pari al 38,14%, quota anch'essa destinata - sempre nel contesto di un processo competitivo - a terzi investitori. Il Cda ha conferito mandato di convocare l'assemblea straordinaria degli azionisti per il giorno 30 ottobre 2020. La stessa assemblea sara' chiamata anche ad approvare alcune modifiche allo statuto di Atlantia.
Per effetto della scissione ciascun azionista di Atlantia verrà a detenere due titoli azionari quotati distinti, da un lato un'azione Atlantia e dall'altro un'azione di Autostrade Concessioni e Costruzioni. L'operazione - da attuarsi tramite cessione o, in alternativa, spin-off - e' volta alla separazione delle attività di costruzione e gestione delle tratte autostradali italiane, svolte in concessione da Autostrade per l'Italia e dalle sue controllate, dalle altre attività svolte dal gruppo Atlantia relative alla gestione di autostrade all'estero, di aeroporti e di sistemi di pagamento.
L'efficacia sia della cessione che dello spin-off è subordinata all'efficacia dell'accordo transattivo relativo al procedimento di presunto grave inadempimento riguardante Aspi, del relativo atto aggiuntivo e dell'allegato Piano economico finanziario, all'autorizzazione del concedente, all'ottenimento delle rinunce ai rimedi contrattuali ovvero consensi da parte degli obbligazionisti che detengano i prestiti obbligazionari emessi da Atlantia e Aspi, all'ottenimento delle rinunce ai rimedi contrattuali ovvero consensi da parte degli enti finanziatori di Atlantia e Aspi laddove richiesto nei contratti di finanziamento in essere tra Atlantia o Aspi, alla liberazione delle garanzie e svincolo di qualsiasi impegno assunto da Atlantia in relazione ad obblighi di Aspi nei propri contratti di finanziamento e nei prestiti obbligazionari pubblici o a collocamento privato emessi da Aspi, al rimborso integrale da parte di Aspi del finanziamento soci eventualmente in essere concesso alla stessa da Atlantia.
Inoltre, l'operazione di spin-off è subordinata all'approvazione da parte della Consob del prospetto informativo e al rilascio del provvedimento di Borsa Italiana di ammissione delle azioni della beneficiaria alle negoziazioni sul MTA. Infine, la cessione, così come la vendita da parte di Atlantia del 38% circa del capitale della beneficiaria derivante dal Conferimento nell'ambito dello spin-off, è subordinata al mancato esercizio dei poteri speciali (c.d. "golden powers") e all'approvazione da parte dell'Antitrust e altre autorità competenti.
Dalla scissione non deriveranno diritti di recesso degli azionisti di Atlantia, anche in considerazione della quotazione delle azioni della beneficiaria contestualmente all'efficacia della scissione. Il cambiamento del controllo su Aspi non determinerà l'insorgere di obblighi di offerta pubblica di acquisto sulle azioni di Autostrade Meridionali.
Corre a Piazza Affari il titolo che sfiora un rialzo del 3% a 14 euro dopo l'annuncio del board. Il mercato, secondo alcuni operatori, punta dunque su uno sblocco del dossier e su una migliore valorizzazione di Aspi (a vantaggio di Atlantia) rispetto allo scenario alternativo, su cui si era lavorato fino a pochi giorni fa, di un ingresso di Cdp in aumento di capitale.
Intanto, stado a quanto scrive il Sole 24 Ore, Cdp è pronta ad abbandonare il tavolo della trattativa con Atlantia. La distanza tra le parti su alcuni nodi chiave, manleva e articolo 10 dell'atto transattivo, sembrerebbe infatti al momento incolmabile.
Questo, secondo rumor raccolti nella tarda serata di ieri, anche a valle di un vertice tra il numero uno della holding, Carlo Bertazzo e le prime linee di Cdp. Summit che non avrebbe sbloccato la situazione. E che non ha neppure fatto cambiare idea al management di Atlantia pronto a portare al cda di oggi la scissione proporzionale e successiva quotazione di Aspi o, in alternativa, la vendita sul mercato dell'intero 88% detenuto nella concessionaria. Cosa che infatti è avvenuta a metà giornata.