Economia

Atlantia vede il ritorno del dividendo."Aspi,al lavoro su vari fronti con Cdp"

"C'è da lavorare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane per provare ad allineare i nostri interesse e quelli del consorzio Cdp-fondi" e in sostanza per trovare un accordo sulla cessione di Aspi. E' quanto ha dichiarato il Ceo di Atlantia, Carlo Bertazzo, in conference call con gli analisti.

"La valutazione di Aspi ed alcune condizioni non sono in linea con le nostre aspettative. - ha spiegato il manager - Ci sono tre diverse aree su cui dobbiamo lavorare e migliorare da entrambe le parti: la valutazione, le garanzie e le condizioni generali dell'operazione".

I CONTI DEL 2020/ Atlantia ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi operativi di 8,284 miliardi (-29%), ebitda a 3,7 miliardi (-35%) e una perdita di 1,2 miliardi. Dati che naturalmente "risentono dell'impatto del Covid-19 sui volumi di traffico delle concessionarie del gruppo" e che sono inferiori alle attese del mercato a causa, segnalano gli analisti di Equita, di maggiori svalutazioni e oneri finanziari. Nel dettaglio, la società ha iscritto a bilanci 282 milioni di svalutazioni "principalmente derivanti dagli impatti della pandemia sui volumi di traffico". Per quanto riguarda il 2021, la società si attende ricavi nell'ordine di 9,4 miliardi (+13%). e un valore dei flussi operativi di circa 3 miliardi. Peggiore delle previsioni l'outlook sul traffico autostradale (visto del 70% inferiore al 2019 contro il -50% previsto da Equita), mentre è in linea con le attese quello sul traffico autostradale (-10% sul 2019). "I risultato sono stati pesantemente colpiti dal tonfo del traffico causato dai lockdown", notano da parte loro gli esperti di Akros, che rilevano come tema principale nel breve e nel medio termine l'andamento delle trattative su Autostrade.

Una battuta anche sulla possibile candidatura di Acs, già partner in Abertis, per entrare nella partita di Aspi come investitore. "Siamo buoni amici, non c'è nessun problema ad aprire una discussione se vogliono valutare un investimento, apprezziamo che un nostro partner così importante voglia farlo". Il negoziato sulla cessione di Autostrade dunque prosegue. Il cda di Atlantia è stato convocato il 16 marzo per valutare la situazione e, nel caso, eventuali proposte migliorative da parte degli acquirenti.

Il numero uno di Atlantia ha presentato le nuove principali direttive strategiche del gruppo, come "sviluppare l'attuale portafoglio di partecipazioni ottimizzando l'allocazione di capitale, focalizzarsi sull'innovazione offrendo nuovi servizi di mobilità, espandersi in nuovi business sinergici ed evolvere verso un profilo, agile e flessibile, di una holding di investimenti".

Nel dettaglio, sugli aeroporti ci sarà una "forte spinta su innovazione, sostenibilità e focus sul cliente, puntando sull'eccellenza operativa degli attuali asset e di nuovi". Sulle autostrade, per il traffico "è atteso un recupero veloce, come dimostrato nell'estate 2020" e si punta a finalizzare il riassetto di Aspi e a continuare "a rinnovare e sviluppare il portafoglio di Abertis". Infine, per Telepass l'obiettivo è diventare un leader europeo dei servizi di telepedaggio. 

Secondo le stime sul budget effettuate fino ad oggi, Atlantia potrebbe tornare a pagare il dividendo a valere sull'esercizio 2021 e dunque nel 2022. Come stima numerica, Bertazzo ha lasciato intendere circa 500 milioni provenienti dalle partecipate (Abertis e Telepass), assumendo che Aspi non darà cedola. Tutto ciò, ovviamente, anche in funzione delle incertezze legate all'andamento della pandemia e ai suoi riflessi sul traffico. 

Nel 2020 e nel 2021 Atlantia non ha pagato e non pagherà alcuna cedola, a valere rispettivamente sui bilanci 2019 e 2020. Una situazione chiaramente dettata dalle conseguenze finanziarie del crollo del Ponte di Genova e dal negoziato con il Governo sul riassetto di Aspi. Intanto, il titolo, dopo un avvio in rosso in seguito alla pubblicazione dei conti 2020, ha rialzato la testa a Piazza Affari e nel primo pomeriggio e guadagna l'1,19% a 16,215 euro.