Economia
Auto, Chery snobba l'Italia e sceglie la Spagna per la prima fabbrica europea
L’impianto dovrebbe sorgere a Barcellona, recuperando un vecchio stabilimento Nissan. La trattativa dell'Italia con la casa cinese non è andata a buon fine
Chery Automobile preferisce la Spagna all’Italia per il suo primo stabilimento europeo
L'Italia cerca costruttori di auto cinesi, ma i big asiatici volgono lo sguardo altrove. Un esempio è Chery Auto che sta per concludere un accordo per iniziare a produrre in Spagna, la cinese aprirebbe così il suo primo sito produttivo europeo.
L'impianto sarà stabilito a Barcellona, con i marchi Omoda e Jaecoo, recuperando uno stabilimento che Nissan ha chiuso nel 2021, un impianto di circa 1600 dipendenti. La Spagna assegnerà due bandi da 1,7 miliardi di euro totali rivolti ad aziende che richiedono prestiti e sovvenzioni per la produzione di veicoli elettrici nell’ambito del cosiddetto schema. L’arrivo di Chery conferma che la Spagna sta diventando la porta di accesso all’Europa per le vetture prodotte in Cina. Nel 2023 le navi approdate nel porto di Barcellona hanno scaricato oltre 246 mila veicoli, oltre un terzo dei quali provenienti dalla Cina.
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Inoltre Chery era in trattativa con l’Italia, ma ha scelto la Spagna; questo perchè la big cinese è tra i produttori automobilistici cinesi che portano veicoli a costi più bassi (per lo più elettrici) in Europa e, secondo quanto riporta Milano Finanza, è uno dei soggetti a cui il governo italiano puntava, in primis il ministro Adolfo Urso. Le ragioni? Attirare un altro grande produttore automobilistico in Italia a fronte dell'acceso dibattito tra governo e Stellantis, che è sempre meno produttivo in suolo italiano.