Auto e Motori
L’Italia avvia colloqui con Chery auto per ampliare il settore automotive
Il governo negozia con Chery Auto per un nuovo stabilimento, puntando ad aumentare la produzione nazionale e accrescere la presenza di veicoli elettrici
Chery auto in Italia? Il governo ci prova
L'Italia sta intrattenendo colloqui con la casa automobilistica cinese Chery Automobile. Come scrive la Reuters, questa iniziativa si inserisce in un contesto di ampio respiro, mirato a superare la sola presenza di Stellantis nel paese e a potenziare significativamente la produzione di auto. L'obiettivo dichiarato da Roma è quello di elevare la produzione automobilistica nazionale a 1,3 milioni di unità annue, un salto notevole dai meno di 800.000 veicoli del 2023.
Il Ministro dell'Industria, Adolfo Urso, ha sottolineato l'intenzione dell'Italia di accogliere un secondo grande produttore che possa contribuire con ulteriori 300.000 veicoli alla capacità produttiva del paese. L'ingresso di Chery, qualora i negoziati giungessero a buon fine, segnerebbe un momento significativo, rendendo la compagnia una delle prime case automobilistiche cinesi con una presenza manifatturiera in Europa, agitando le acque in particolare nel mercato dei veicoli elettrici (EV).
Le discussioni non riguardano solo Chery; il mese scorso, l'Italia ha avuto incontri anche con Tesla e altre tre case automobilistiche cinesi non specificate, tutte interessate a esplorare opportunità di investimento nel paese. Chery emerge tuttavia come la candidata principale su cui l'Italia sembra puntare di più, secondo quanto rivelato da una delle fonti informate sui colloqui.
Le fonti indicano che Chery sta valutando la possibilità di rinnovare uno stabilimento esistente o di costruirne uno nuovo in Italia, con un occhio di riguardo anche ad altre sedi in Europa, tra cui l'ex stabilimento Nissan a Barcellona.
La scelta di stabilire una produzione in Italia o in Spagna sarebbe coerente con la strategia di Chery di commercializzare una varietà di veicoli - da quelli a combustione interna a quelli ibridi e completamente elettrici - in un mercato europeo che mostra disparità geografiche nel consumo di EV.
In un contesto di crescente competizione e tensioni commerciali, specialmente riguardo ai sussidi governativi cinesi ai produttori di EV, l'espansione di Chery in Europa rappresenterebbe un significativo sviluppo strategico, offrendo al contempo all'Italia l'opportunità di rivitalizzare il suo settore automobilistico.