Economia
Autogrill, Dufry raggiunge il 96,3% del capitale: addio Borsa dal 24 luglio
Dopo il successo dell'Opa della società svizzera, Autogrill annuncia la data del proprio delisting da piazza Affari
Di conseguenza, le richieste di vendita relative a 7.244.025 azioni residue, che rappresentano l'1,8814% del capitale sociale dell'emittente e il 34,2346% del totale delle azioni residue, sono confermate. Il corrispettivo in azioni per le azioni residue sarà corrisposto ai titolari di 2.592.993 titoli (corrispondente al 35,7949% delle azioni portate in adesione), mentre il corrispettivo in denaro (6,33 euro per ogni azione residua) sarà corrisposto ai titolari di 4.651.032 azioni residue (che rappresentano il 64,2051% delle azioni portate in adesione).
LEGGI ANCHE: Pinarello, acquisito l'80% dell'azienda di super-bike. Il colpo di Glasenberg
L'offerta pubblica di scambio e acquisto (OPAS) è stata lanciata il 14 aprile da Dufry, colosso svizzero, su Autogrill, a seguito dell'autorizzazione rilasciata dalla Consob e dopo l'acquisizione del 50,3% del capitale della società italiana detenuto dalla famiglia Benetton. L'obiettivo dell'operazione, come spiegato nei documenti presentati, è la creazione di un "gruppo globale nei settori del travel retail e travel food & beverage (F&B)", che, grazie alle maggiori dimensioni rispetto ai due soggetti attuali, fornirà una base per accelerare gli investimenti.
Se il marchio Autogrill sarà mantenuto, il nuovo gruppo partirà con circa 12 miliardi di euro di ricavi, impiegherà circa 60.000 dipendenti di 150 nazionalità diverse e opererà in 5.500 punti vendita distribuiti in 1.200 aeroporti e diverse sedi. Secondo il piano industriale prevede una crescita attesa del 5-7% annuo nel periodo 2025-2027, con una dinamica più intensa durante i due anni di transizione post-fusione.