Economia
Azimut, c'è una star a Piazza Affari. Giuliani punta al bis in maglia rosa

Più 751% in 15 anni, più 128% nel 2019. Titolo boom con i nuovi target per il 2020 appena annunciati dal Ceo del gruppo del gestito Pietro Giuliani
Credibilità e numeri: a Piazza Affari sono tutto. Così quando oggi Pietro Giuliani a Montecarlo ha alzato il velo sul bilancio preliminare del 2019 e ha dato le previsioni del business di Azimut per il prossimo anno, il mercato non ci ha pensato su due volte a dare ancora fiducia alle prospettive del gruppo tricolore del risparmio gestito.
Certo, Federal Reserve e Bce, le principali banche centrali del mondo hanno dato una mano a tutto il comparto del gestito pronto a fornire consulenza specializzata ai risparmiatori in cerca di rendimenti in una prolungata era dei tassi sottozero e lo scorso anno Piazza Affari ha messo a segno il miglior risultato in Europa, il terzo nel mondo, ma Azimut ci ha messo del suo conquistando la maglia rosa della performance di Borsa nel 2019 (+128%), venendo già da un rialzo del 751% in 15 anni, da quando cioè nel 2004 Azimut ha fatto il suo debutto sul listino azionario.
Una blasone che assieme ai numeri preliminari dell'ultimo bilancio e alle stime sull'anno in corso rese note oggi alla comunità finanziaria da Giuliani hanno spinto gli investitori a scommettere sul bis finale. In un contesto positivo per tutto il risparmio gestito, il gruppo guidato da Giuliani ha detto di aspettarsi di chiudere il 2019 con il miglior utile netto della sua storia, tra 360 e 370 milioni di euro e ha migliorato il target di utile 2020 al massimo della forchetta a 300 milioni di euro dalla stima precedente che era di 250-300 milioni di euro, range indicato durante l'Investor Day del 4 giugno 2019.
La performance del titolo Azimut Holding nell'ultimo anno a Piazza Affari
E anche la raccolta netta di dicembre che grazie al crescente contributo della componente estera (fortemente radicata in Brasile e in Australia) in solo 12 mesi è più che raddoppiata proietta il dato complessivo a circa 4,6 miliardi da inizio anno, di 200 milioni superiori alla raccolta netta del 2018, quando era stata di 4,403 miliardi.
Nel 2019 Azimut ha "generato una performance media netta al cliente migliore del mercato e pari a circa il +8,5%. Non c'è modo migliore per festeggiare i 30 anni di storia di Azimut raggiungendo con successo, per la terza volta consecutiva, tutti gli obiettivi previsti dal piano quinquennale", ha spiegato Giuliani che ha aggiunto: "Il 2019 ha visto, inoltre, una forte accelerazione rispetto agli obiettivi di crescita delle attività all'estero, che oggi valgono per quasi il 30% delle masse complessive e hanno contribuito, secondo le stime, all'Ebitda di gruppo con 50-55 milioni. Infine, siamo soddisfatti di aver lanciato i primi prodotti nel segmento dei private markets per democratizzare questa asset class, che ci hanno permesso in pochi mesi di oltrepassare un miliardo di masse".
Così sul listino principale di Piazza Affari la blue chips Azimut sale del 4,63% a 23,48 euro quasi sui massimi di giornata, non lontana dal record di 23,79 euro di fine novembre. Salgono anche gli altri titoli del comparto, complici l'ottimismo sull'azionario di cui replicano l'andamento e le previsioni per i risultati 2019, spinti dai record delle Borse dell'anno appena chiuso. Banca Generali mette a segno un +3,95% a 30,95 euro, Finecobank sale del 2,96% a 11,475 euro dopo i dati sulla raccolta netta del 2019 pari a 5,8 miliardi di euro in calo del 6% ma con una raccolta gestita salita del 45%.