Economia

BancoBpm, Castagna: "Anima? Abbiamo già fatto la nostra mossa. Con Unicredit rischio stretta per le PMI"

Il ceo della banca: niente barricate, abbiamo fatto la nostra mossa su Anima

di redazione economia

BancoBpm, Castagna: "Siamo stati chiari e coerenti con il mercato. Ora tocca a UniCredit..."

Unicredit ha depositato presso la Consob il prospetto informativo relativo all’offerta di scambio su Banco Bpm, aggiornato subito dopo la presentazione dei risultati annuali dei due istituti. Quasi in contemporanea però era arrivato l’ok degli azionisti di Bpm al rilancio dell’offerta su Anima (da 6,2 a 7 euro), un'operazione chiave della strategia di difesa dell’istituto di piazza Meda contro l’Ops di UniCredit. In questo scenario di grande incertezza, mentre Andrea Orcel, ceo di UniCredit vola a Roma proprio per parlare dell'operazione Bpm, rompe il silenzio Giuseppe Castagna, il ceo del gruppo finito nel mirino di Orcel.

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"Non vogliamo fare barricate ma - spiega Castagna a Il Sole 24 Ore - andiamo avanti per la nostra strada. Abbiamo fatto la nostra mossa su Anima, siamo stati chiari e coerenti con il mercato. Ora tocca a UniCredit dire che cosa intende fare, se rilanciare o far cadere un'offerta che, tra le altre cose, inciderebbe anche sull’erogazione di credito alle Pmi".

"BancoBpm - prosegue Castagna a Il Sole - è concentrata unicamente in Italia, in particolare nelle regioni più dinamiche del Paese, e finanziamo al 100% aziende italiane. Non fa lo stesso UniCredit che, avendo più geografie da dover coprire, destina soltanto il 38% delle risorse ai finanziamenti in Italia, ai dati 2023. Una fusione tra le due banche potrebbe causare una riduzione significativa degli affidamenti al sistema Italia, in particolare alle piccole e medie aziende". Castagna parla anche dei tempi per l'offerta su Anima: "Aspettiamo le autorizzazioni di Bankitalia e Ivass, poi toccherà a Consob autorizzare il documento di offerta. Stimiamo che dalla seconda parte di marzo si possa partire con l’offerta".

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"Con l’operazione Anima - conclude Castagna - avevamo a cuore la messa in sicurezza in Italia di un operatore strategico nel mondo del risparmio, e con l’ingresso nel capitale di Mps, seppure collegato all’operazione con Anima, avremmo potuto creare le premesse per un dialogo con Siena. Il blitz di UniCredit ha interrotto questo percorso. Tuttavia, qualora dovessimo rimanere da soli, penso che saremo ancora di più al centro di potenziali operazioni di aggregazione, ovviamente con banche che abbiano un giusto “fit” con noi".