BancoBpm,l'addio di Fratta Pasini accende il risiko. La Borsa scommette su Ubi - Affaritaliani.it

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BancoBpm,l'addio di Fratta Pasini accende il risiko. La Borsa scommette su Ubi

Il mercato torna a farsi incantare dalle sirene dell'M&A in scia alla decisione del presidente di Banco Bpm, Carlo Fratta Pasini, di non ricandidarsi alla presidenza dopo un ventennio al vertice degli istituti da cui, fusione dopo fusione, è nata la terza banca italiana. In Borsa il titolo svetta nel Ftse Mib, segnando un rialzo del 5,43% a 2,087 euro.

"Riteniamo questa decisione significativa per Banco Bpm, data la sua rilevanza all'interno della banca. Teoricamente, un'importante posizione vacante potrebbe assicurare più flessibilità in termini di governance in uno scenario di fusioni e aggregazioni", scrivono gli analisti di Mediobanca. Kepler Cheuvreux parla di "cambio rilevante" che potrebbe coinvolgere anche altri membri del board nell'ambito di una "revisione delle competenze" che consenta di "affrontare meglio le sfide future derivanti dalle pressioni macro, tecnologiche e regolatorie come pure eventuali "opportunità nell'M&A nel medio termine". Per la presidenza della banca, il cui cda verrà rinnovato in aprile, è circolato il nome del banchiere Massimo Tononi.

Il Cda sta lavorando a una lista di dodici componenti che, se votati dalla maggioranza dell'assemblea, andranno a comporre il nuovo consiglio assieme ai tre amministratori riservati alle minoranze. Se per la presidenza di parla di Tononi, che vanta solide esperienze in Goldman Sachs, al Tesoro, in Borsa Italiana, in Mps e Cdp, per la poltrona di ad non sembrano esserci dubbi sulla conferma di Giuseppe Castagna, al lavoro sul nuovo piano triennale. Per la predisposizione della lista, che dovrà passare le forche caudine della Bce, Banco Bpm ha messo in campo i consulenti di Egon Zhender e il tema potrebbe essere all'ordine del giorno del prossimo cda, il 21 gennaio.

Il termine per la presentazione delle liste è di almeno 25 giorni prima dell'assemblea, che si terrà in aprile. E' la prima volta che il board di Banco Bpm viene rinnovato e si tratta di una novità anche per il sistema di voto, in quanto sia il banco Popolare che la Bpm, prima della trasformazione in spa nell'ottobre del 2016, adottavano il voto capitario. "Il che significa che gli investitori istituzionali avranno un'influenza rilevante nelle nomine", sottolinea ancora Kepler che ricorda come le quote più rotonde della banca, in cui manca uno zoccolo duro di soci stabili, siano in mano a fondi d'investimento.

"Capital Research ha il 5% circa, Invesco il 4,7%, Dimensional Fund il 3,5%, Vanguard il 2,8%, solo per citare i maggiori azionisti". Se l'uscita di Fratta Pasini e l'arrivo di Tononi potrebbero agevolare una fusione "tuttavia le ragioni per cui restiamo cauti sull'M&A non sono cambiate, in quanto riteniamo che le banche italiane continuino a dare priorità al miglioramento dei ratio sulla qualità degli asset e all'adeguatezza del capitale", sottolinea Mediobanca. Castagna non ha fatto mistero di vedere bene un'aggregazione con Ubi Banca. Il cui titolo, non a caso, è stato assieme a quello di Banco Bpm tra i migliori in Borsa, chiudendo in rialzo del 3,22% a 2,95 euro.