Economia
Bankitalia licenzia Bertini, l'ispettore che svelò la truffa dei diamanti
Triste epilogo per una vicenda che si è trascinata negli anni nelle stanze dei tribunali. Da oggi Bertini non fa più parte dell'organico di Palazzo Koch
Bankitalia licenzia in via definitiva Bertini
In termine tecnico si chiama “destituzione”. Ma all’atto pratico è un licenziamento a tutti gli effetti. Con una pagina scarna che Affaritaliani.it è in grado di far vedere ai suoi lettori, Banca d’Italia ha deciso di rimuovere in via definitiva Carlo Bertini, l’ispettore di Palazzo Koch che fece luce sulla famosa truffa dei diamanti e che per questo ha vissuto un lungo contenzioso legale con Bankitalia. Ora l’atto definitivo – o quasi, nel senso che si può ancora fare ricorso al Tar – firmato dal direttore generale dell’ente Luigi Signorini. È questo l’esito dell’audizione che si era tenuta in Via Nazionale lo scorso 11 maggio.
A quanto risulta ad Affaritaliani.it, tra l’altro, Bertini starebbe valutando il da farsi. I ricorsi hanno ovviamente un costo, che sta crescendo a vista d’occhio dopo tutto questo tempo. Quello che è certo è che da oggi l’ispettore non è più un dipendente, seppur sospeso, di Banca d’Italia. Certo, potrebbe fare l’ennesima richiesta al TAR di sospensione cautelare del nuovo provvedimento di licenziamento e poi ovviamente il ricorso nel merito avverso la nuova decisione. Ma è difficile che si prosegua su questa strada.
Riassunto delle puntate precedenti: destituito dal suo incarico il 18 luglio 2022 per aver raccontato a Report le irregolarità nella vendita di diamanti ai clienti di Monte dei Paschi di Siena, secondo una pronuncia del Tar del Lazio Bertini non ha goduto del diritto di ricevere l’assistenza di un avvocato durante l’udienza della Commissione di disciplina di Bankitalia. E per questo doveva essere reintegrato. O almeno, così sembrava con un pronunciamento di marzo di quest’anno.