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Economia
Bce, l'Italia punta su Piero Cipollone nel board. Lagarde: "Meglio una donna"

Bce, inizia la corsa per l'esecutivo: Cipollone in pole per l'Italia

L’Italia prende le misure per il posto vacante che lascerà Fabio Panetta, neo designato governatore di Bankitalia, nel comitato esecutivo della Banca centrale europea.

La corsa al board è ufficialmente aperta. L’avvicendamento non è automatico - e non sarebbe la prima volta dato il precedente della Spagna - ma il governo Meloni conta fortemente sulla possibilità di rimpiazzare il candidato uscente con un altro italiano. Il nome più papabile per Palazzo Chigi risulta – a quanto riporta Milano Finanza – quello di Piero Cipollone, vice direttore generale di Banca d’Italia dal primo gennaio 2020. A favore della candidatura del numero due di Bankitalia depone senz'altro il fatto che, a differenza del suo predecessore uscente, Cipollone si sia espresso possibilista verso le blockchain. 

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Bce, Lagarde "pressa" su una donna per il "dopo Panetta"

A complicare la situazione, ci sono altri due fattori. Il primo è che altri Paesi "più piccoli" facciano sentire la propria voce invocando una maggiore rappresentanza. Parallelamente, anche la Germania potrebbe dare del filo da torcere alla candidatura di Cipollone così da accrescere la propria influenza.  La seconda "minaccia" - per quanto velata - sulla candidatura di Cipollone è la presidente Lagarde, che come rilanciano Dagospia e MF starebbe caldeggiando molto la scelta di una candidata donna per l’Eurotower.

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In quest’ottica, il governo Meloni potrebbe rilanciare con la nomina della Vice direttrice generale di Bankitalia Alessandra Perrazzelli.  Al vaglio ci sarebbero inoltre anche Concetta Brescia Morra, docente di Diritto dell'economia presso l’Università di Roma Tre e di Elena Carletti, professoressa ordinaria di finanza alla Bocconi e consigliera indipendente nel cda Unicredit.

Bei, l'Italia punta tutto su Daniele Franco

Ma non è tutto, in ballo infatti c’è anche la corsa alla nomina del prossimo presidente della Banca europea per gli investimenti. In questo caso, secondo quanto riferisce MF, l’Italia punta sull’esperienza e propone Daniele Franco, ex ministro dell’Economia e già direttore generale di Bankitalia, che concorrà, tra gli altri avversari, con la commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager. L’unico neo a sfavore della nomina di Franco potrebbe essere l’età. In quanto 70enne “contravverrebbe” alla consuetudine (non scritta) di nominare under 65,  ma c’è già stata una deroga nel caso del presidente della Bei, Werner Hoyer, al rinnovo per il suo secondo mandato.

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