Economia

Benetton, per Laghi indagini Alitalia ancora aperte. Scelta affrettata?

di Andrea Deugeni

Rumors

Ma i Benetton hanno vagliato tutta la situazione del professor Enrico Laghi prima di affidargli in fretta e furia la presidenza di Edizione che entro fine mese vedrà l’uscita dello storico braccio destro della famiglia di Ponzano Gianni Mion?

Certo, il curriculum del commercialista capitolino, classe 1969 con una grande passione per la Roma, non si discute. Tanto che fino a pochi mesi fa il nome di Laghi è stato associato alla gran parte delle operazioni strategiche, oltre che ai dossier delicati, che si sono giocate in Italia negli ultimi anni: dall’Ilva all’Alitalia, Laghi è stato spesso gettonato dalla politica, oltre che per i suoi rapporti con il mondo finanziario (ha ricoperto ruoli nei cda e nei collegi sindacali di UniCredit, Telecom, Pirelli, Eni, Beni Stabili, Fendi, Banca Finnat, Acea, Seat Pg, Ansa, Gruppo L’Espresso-Gedi e Rai) anche milanese, pure per la sua expertise nell’intricata normativa europea degli aiuti di Stato.

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Enrico Laghi all'uscita del Ministero dello Sviluppo economico

Insomma, è il professionista con i galloni che a Treviso ora deve chiudere la partita Autostrade, consentendo alla famiglia veneta, la cui credibilità è stata distrutta dalla vicenda del Ponte Morandi e dalle intercettazioni dei manager della galassia Atlantia coinvolte nella vicenda, di cedere la concessionaria,  dopo aver dialogato con i molteplici attori istituzionali, a Cdp e di girare una volta per tutte pagina rispetto al passato.

Ma siamo sicuri che nei prossimi mesi a Ponzano non si torni a rivivere qualche brivido da film thriller già visto? Secondo quanto ha infatti riportato l’Ansa venerdì sera, per Laghi, indagato assieme ad altri manager dalla Procura di Civitavecchia per il crack Alitalia del 2017, i giudici hanno chiesto l’archiviazione per un’imputazione. Ma a differenza degli altri indagati, la posizione dell’ex commissario della compagnia aerea non sarebbe stata chiusa del tutto, perché su un altro punto è stato chiesto il trasferimento, per competenza, alla Procura di Roma. In conclusione, i magistrati potrebbero non trovare nulla, archiviando nuovamente Laghi oppure potrebbe sputare fuori qualcos’altro. Che non è proprio quello che ci vuole a Treviso. 

@andreadeugeni