Economia

Berlusconi, ok dei figli all'eredità. Fininvest, a Marina e Pier Silvio il 52%

di Redazione Economia

Si chiude il cerchio per l'eredità del Cav: l'eredità lasciata da Silvio Berlusconi è stimata in 5 mld di euro

Dividendi Fininvest al 50% alla holding, al 50% ai figli

Redistribuzione del 50% dei dividendi di Fininvest ai cinque figli secondo la divisione su tutto il patrimonio di 52% per Marina e Piersilvio e 48% per Barbara, Eleonora e Luigi. E' questo, secondo quanto si apprende da fonti vicine alla famiglia, uno dei passaggi dall'ampio accordo tra i figli di Silvio Berlusconi per l'accettazione del testamento, con l'aggiunta che si procederà anche a una modifica dello statuto e a una governance che consenta più garanzie per la minoranza, con un'adeguata rappresentanza in consiglio di amministrazione e in collegio sindacale della minoranza, cioè di Barbara, Eleonora e Luigi. A quanto si apprende, dopo le firme all'accordo è stata espressa "grande soddisfazione e unità da parte di tutti i cinque figli", che sostanzialmente si occupano di cose diverse e hanno interessi diversi. Secondo le stesse fonti, i tre fratelli più giovani sono contenti che Pier Silvio e Marina portino avanti le attività 'storiche', perché loro sono concentrati su società che si occupano di tutt'altro, cioè nuove tecnologie, finanza e business innovativi. 

Fininvest: figli siglano Patto, previsto lock-up di 5 anni

L'eredita', tecnicamente, e' stata accettata con "un'adesione pura e semplice", senza quindi la necessita' di ricorrere al "beneficio di inventario". Gli eredi, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, hanno siglato un "Patto parasociale" che prevede una clausula di lock-up di 5 anni durante i quali nessuno dei fratelli potra' modificare le quote possedute all'interno delle holding. A seguito della spartizione delle holding che erano in capo a Silvio Berlusconi (Holding Italiana I, Holding Italiana II, Holding Italiana III, Holding Italiana VIII) Marina e Pier Silvio deterranno il 26% ciascuno di Fininvest (per un totale del 52%), mentre Barbara, Eleonora e Luigi avranno il restante 48% (il 16% ciascuno). I figli di secondo letto, inoltre, potranno esprimere 3 consiglieri di Fininvest che attualmente prevede un board fino a un massimo di 12 membri, un totale che verra' innalzato a 15. 

Nel dettaglio, come riporta il Corriere, Silvio Berlusconi aveva indicato con chiarezza quali fossero le sue ultime volontà: a Marina e Pier Silvio è stata assegnata tutta la quota disponibile, ovvero un terzo del patrimonio ereditario. Vale per Fininvest, che ha in portafoglio, tra l’altro, le aziende quotate Mfe-Mediaset, Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum, ma anche per tutto il resto. L’aveva già deciso il 2 ottobre 2006 quando era ancora sposato con Veronica Lario, che in quel momento rientrava quindi in pieno nell’asse ereditario, ma non viene citata.

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“Lascio la disponibile - in parti eguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”. Così, la divisione tra gli eredi e il capitale di Fininvest, contando le azioni, dovrebbe essere suddiviso in tal modo: il 53% va in parti uguali a Marina e Pier Silvio, mentre il 47% agli altri tre fratelli. Ma tutto il resto? Ville, barche, opere d’arte, investimenti personali, i conti in banca? Se il rapporto è, grosso modo, 60/40 ovvero 60% del patrimonio a Marina e Pier Silvio e il 40% pro-quota agli altri tre fratelli, si dovranno attribuire i beni con queste proporzioni.