Economia
Bnp, quasi 9,5 miliardi di utili. Col piano ricavi annuali su del 3,5%
I profitti della prima banca francese che in Italia controlla Bnl salgono di oltre un terzo nel 2021. Il gruppo alza il payout ratio per i soci dal 50 al 60%
Presentato il nuovo piano industriale che promette ricavi in crescita annuale del 3,5%
Quasi 9,5 miliardi di profitti in tutto il 2021, in crescita di oltre un terzo (+34,3%) per la prima banca francese, una delle più grandi del Vecchio Continente e che in Italia controlla anche l’ex istituto di credito del Tesoro Bnl. Minori accantonamenti legati alla pandemia consentono a Bnp Paribas di battere il consensus degli analisti e di realizzare 2,31 miliardi di euro di profitti, in calo rispetto al trimestre precedente (2,5 miliardi) ma in rialzo del 44,9% rispetto a un anno prima, risultato che trascina l’utile netto di esercizio a fine anno a 9,48 miliardi e che consente al gruppo guidato da Jean-Laurent Bonnafè di alzare il payout ratio per i soci dal 50 al 60% dell'utile.
I ricavi salgono a 46,2 miliardi (+4,4%). Il risultato lordo di gestione del gruppo si attesta a 15,124 miliardi, in aumento del 7,4% rispetto al 2020 e del 14,1% rispetto al 2019. Il costo del rischio, pari a 2,925 miliardi diminuisce del 48,8% rispetto al 2020 e si attesta a 34 punti base in rapporto agli impieghi a clientela. Tra le poste non ricorrenti, il gruppo francese indica le plusvalenze realizzate su cessioni di immobili per 486 milioni di euro (699 milioni nel 2020), sulla cessione di titoli Allfunds per 444 milioni (371 milioni nel 2020) e sulla cessione di una partecipazione detenuta da Bnp Paribas Asset Management nonchè le svalutazioni per 74 milioni di euro (-130 milioni nel 2020). La redditività del patrimonio netto tangibile non rivalutato è del 10%.
Dividendo di 3,67 euro e riacquisto di azioni proprie per 900 milioni
Al 31 dicembre 2021, il Cet1 ratio è pari al 12,9%, con un incremento di 10 punti base rispetto a fine 2020. Le riserve di liquidità immediatamente disponibili del gruppo ammontano a 452 miliardi. Il cda proporrà all'assemblea del 17 maggio di versare un dividendo di 3,67 euro, in contanti, pari ad una distribuzione del 50% dell'utile. Il dividendo porterà il tasso di distribuzione totale per l'esercizio 2021 al 60%, tenuto conto del programma di riacquisto di azioni di 900 milioni, attuato tra novembre e dicembre, che equivale a una distribuzione del 10% dell'utile 2021.
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