Economia

Borsa benedice il 3° polo attorno a Bper. L'Opa congelata UniCredit su Bpm...

Corre a Piazza Affari Bper dopo il via libera del Fidt alla cessione dell'80% di Carige. E il dossier Unicredit-Banco Bpm torna a scaldare gli investitori

Bper, agli analisti piace l'operazione Carige. Occhi degli operatori sul cda di UniCredit 

Mentre Piazza Affari, come gli altri listi europei, crede alla de-escalation al confine ucraino, scatta la febbre da M&A in Borsa per le banche italiane con le ultime operazioni in vista che accendono le quotazioni dei titoli del credito. Bper Banca sale del 9,15% a 2,159 euro dopo l'accordo con il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fidt) per l'acquisto dell'80% di Carige: confermati i dettagli dell'operazione che prevede un versamento in conto capitale da 530 milioni di euro da parte del Fondo, il pagamento da parte di Bper di un corrispettivo di un euro per il pacchetto di controllo e il successivo lancio dell'Opa finalizzata al delisting di Carige a 0,80 euro per azione (120 milioni l'esborso previsto), l'acquisto per 5 milioni di euro della parte residua del subordinato Carige in mano allo Schema Volontario.

Piatti in Borsa i titoli del gruppo ligure amministrato da Francesco Guido (0,79 euro per azione). L'operazione sarà chiusa entro giugno per dar modo a Bper di beneficiare delle deferred tax asset (circa 360 milioni di euro post effetto fiscale). "Riteniamo che le condizioni poste da Bper sterilizzino i rischi del deal sul fronte patrimoniale e dell'asset quality", scrive Equita Sim convinta che il contributo Fitd e le Dta coprano i costi di ristrutturazione e il Cet1 del nuovo gruppo sarebbe in area 13% con un rapporto tra deteriorati e impieghi inferiore al 5%. 

"Ribadiamo il senso industriale dell'operazione, che permetterà a Bper di aumentare gli impieghi del 15% e di raggiungere una quota di mercato in termini di filiali di circa il 10% (da attuale circa 8%, con all'attivo oltre 2.200 sportelli), crescendo specialmente in Liguria (dove Carige ha il 37% delle filiali). Giudichiamo la mossa di Bper efficace e che crea le premesse per la creazione di un terzo polo bancario in Italia", concludono gli analisti di Equita.

Gli analisti di Imi sottolineano che dall'operazione Bper-Carige nasce il quarto gruppo bancario italiano per dimensione, con un incremento del 20% dei clienti (800 mila quelli di Carige, arrivando in tutto 5 milioni) e attivi superiori ai 155 miliardi, davanti a Mps. Un vasto bacino di cui usufruirà anche il Ceo di Unipol (presto anche presidente) Carlo Cimbri per il cross-selling di prodotti assicurativi a marchio Unipol nella bancassurance.

Il numero uno della compagnia bolognese di via Stalingrado è stato il regista delle creazione delle fondamenta del futuro terzo polo attorno alla banca modenese, di cui ha in portafogliop il 18,9% del capitale in portafoglio: prima ha posto le premesse per l'acquisizione dei 620 sportelli ex Ubi dopo l'Opas di Intesa-Sanpaolo sul gruppo bresciano-bergamasco, poi ha benedetto il blitz modenese su Carige, dopo un cambio della guarda in Bper (Piero Montani è stato chiamato al posto di Alessandro Vandelli) e ora è sempre in regia con l'acquisto del 9% di PopSondrio, quota che probabilmente crescerà nei prossimi mesi per la scrittura di un nuovo capitolo del risiko bancario italiano dopo che Montani avrà presentato il piano industriale a maggio-giugno.

(Segue...)