Economia
Borsa, i dazi sui chip frenano l'Europa. Milano si risolleva con i bancari, crolla Iveco
C'e' attesa per la Bce di domani, con i mercati che si aspettano in generale un taglio dei tassi di 25 punti base. A Wall Street pesa il tonfo di Nvidia

Mercati Finanziari
Borsa, Milano in rosso azzoppata dall'incertezza sui dazi
Le Borse europee chiudono in lieve rialzo, mentre Parigi viaggia piatta con il Cac 40 a -0,07%. A Francoforte il Dax avanza dello 0,27%, a Londra l'Ftse 100 sale dello 0,32% e a Milano, maglia rosa, l'Ftse Mib segna +0,62%
Chiusura in rialzo per Piazza Affari: a Milano l'Ftse Mib guadagna lo 0,62% a 36.067 punti. Dopo un'apertura in calo, Piazza Affari ha invertito la rotta sul finale di seduta nonostante l'incertezza che c'è sui mercati generata dai continui annunci sui dazi dell'amministrazione Trump. In particolare con la Cina, che adesso sembra aperta a una discussione, dopo che Trump ha imposto nuove restrizioni alle esportazioni di chip di Nvidia verso Pechino.
In calo il settore dell'automotive con Iveco che cede il 3,88% e Stellantis -1,08%. Durante l'assemblea degli azionisti, il presidente di Stellantis, John Elkann ha detto che le scelte politiche di Stati Uniti ed Europa, con i dazi sulle importazioni da una parte e le norme contro le emissioni di CO2 dall'altra, mettono l'industria automobilistica sotto estrema pressione. Ferrari cede lo 0,23% nel giorno dell'assemblea e Pirelli lo 0,95%. Tra gli industriali Leonardo -2,54%, Buzzi -4,58%, Interpump -2,34%. Tra gli energetici principali Enel ed Eni rispettivamente a +1,10% e +1,79%. A guidare il listino Campari +2,92%, Snam +2,36% e Italgas +1,85%. Molto bene anche Inwit (+2,04%) ed Hera (+1,93%).
Recuperano nel finale i bancari con Banco Bpm +1,16%, Unicredit +1,95%, Intesa Sanpaolo +0,93%. In calo, Mps -0,85% e Mediobanca -0,54%. Banco Bpm ha reso noto che il Cda dell'istituto votera' a favore della delega al cda di Banca Mps ad aumentare il capitale sociale a servizio dell'offerta pubblica volontaria da parte dell'istituto senese sulla totalita' delle azioni di Mediobanca.
L'euro chiude in rialzo sopra quota 1,13 dollari trainato dalle tensioni commerciali globali e dalla crescente incertezza sulla politica tariffaria Usa, che hanno riacceso i timori di recessione e intaccato la fiducia degli investitori negli asset statunitensi. La moneta unica passa di mano a 1,1382 dollari (+0,91%) ed e' in rialzo anche sullo yen a 162,20 (+0,46%). In calo il cambio dollaro/yen a 142,60 (-0,39%).
C'e' attesa per la Bce di domani, con i mercati che si aspettano in generale un taglio dei tassi di 25 punti base. Gli investitori seguiranno con attenzione la conferenza stampa della presidente Lagarde per carpire informazioni sull'impatto delle tensioni commerciali sull'economia dell'Eurozona e sul futuro andamento dei tassi di interesse. Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi chiude poco mosso sui 119 punti. Il rendimento si attesta in lieve calo a 3,688%.
La stretta Usa sui chip alla Cina affossa Nvidia, -7% a Wall Street
La stretta dell’amministrazione statunitense all’esportazione di chip in Cina affossa il titolo Nvidia a Wall Street, che viaggia su una perdita di circa il 7%. È la reazione dei mercati all’annuncio arrivato dalla stessa Big tech nella notte di martedì: la decisione della Casa Bianca di imporre una licenza all’export dei chip H20 in Cina costerà all’azienda “5,5 miliardi di dollari nel trimestre”, si legge infatti in un documento inviato dalla società alla Securities exchange commission (Sec).