Bper, il mercato fiuta le manovre. Cimbri prova a bruciare i soci. L'M&A...
UnipolSai sale in Bper. Operazione riuscita solo in parte. Secondo i broker i movimenti tra i soci non sono finiti. Rumors: verso le nozze con Unipol Banca
di Luca Spoldi
e Andrea Deugeni
Mai dire gatto se non l’hai nel sacco: Bper Banca è in forte rialzo stamane a Piazza Affari, dopo che a mercati chiusi UnipolSai aveva ieri annunciato il lancio di un’offerta di acquisto sul 5,2% del capitale dell’istituto emiliano al prezzo di 4,72 per azione. Un prezzo che rispetto ai prezzi di ieri corrispondeva ad un premio del 6%, apparso subito un po’ troppo “tirato”.
Stamane così alla compagnia bolognese è toccato annunciare che, ad esito degli acquisti, aveva rilevato complessivamente una quota del 3,25% del capitale di Bper Banca, pagata utilizzando risorse di cassa disponibili, che porta la partecipazione del gruppo guidato da Carlo Cimbri dal 9,87% al 13,1%. Se non è uno schiaffo poco ci manca: perché la risposta del mercato e' stata tiepida nonostante il 6% di premio messo sul piatto da Unipol rispetto all'ultima chiusura di Borsa dei titoli dell'istituto emiliano?
"Si intravede un certo disaccordo tra i soci sul piano industriale e probabilmente il mercato auspica che questo possa tradursi in prezzi più alti in futuro", ipotizza un banchiere contattato a Londra da MF DowJones, commentando l'esito dell'operazione. "Il mercato sconta già il fatto che Unipol voglia arrivare alla soglia del 20% e che dunque dovrà probabilmente farlo a valori più alti", ha spiegato un altro analista interpellato sul tema. Dopo il via libera ottenuto in merito dalla Bce per salire al 20%, visto che tra gli altri principali azionisti dell’istituto vi sono solo la Fondazione Banco di Sardegna e la Fondazione CR Modena, ciascuna con circa il 3% del capitale, per riuscire ad arrivarci Cimbri dovrà passare per il mercato, aprendo maggiormente i cordoni della borsa.
"Inoltre, in prospettiva, forse la compagnia sta pensando a un'operazione straordinaria" che potrebbe coinvolgere anche Unipol Banca. Da tempo si parla di un’eventuale coinvolgimento della controllata attiva nel credito, istituto con 11,1 miliardi di euro di raccolta (in calo dai 12 miliardi del 2017), con 7 miliardi di euro di impieghi (7,9 miliardi a fine 2017) e crediti deteriorati netti calati a 494 milioni di euro dopo il trasferimento di un portafoglio di Npl alla “bad bank” UnipolReC. Una fusione Unipol Banca - Bper Banca non è finora piaciuta al mercato, proprio perché entrambi gli istituti si trovavano ad affrontare un processo di de-risking, ma potrebbe prendere quota nei prossimi trimestri.
Conferendo la controllata Cimbri potrebbe facilmente ottenere in cambio titoli Bper Banca fino ad un ulteriore 10%-15%, evitando così di dover andare a sollecitare nuovamente il mercato. In una nota, peraltro, Unipol, come prevede sempre il Tuf, ha comunicato di non mirare ad esercitare un controllo, anche di fatto, sulla banca emiliana e che non intende voler proporre alcuna integrazione o revoca degli organi amministrativi o di controllo di Bper Banca nei prossimi sei mesi, non escludendo peraltro ulteriori acquisti sul mercato.
Perchè dunque questa operazione? Da un lato, certamente Cimbri ha provato ad approfittare dello storno delle quotazioni che nell’ultimo mese e mezzo sono calate di circa un 10%, dall’altro perché, come ha dichiarato esplicitamente, intende contribuire ai piani di sviluppo a medio-lungo termine dell’istituto con cui Unipol cui ha da tempo una partnership nel comparto della bancassicurazione Danni e Vita.
Secondo il banchiere londinese, la vicenda avrebbe anche una lettura politica. "Le sale operative si stanno convincendo che sulle vicende politiche ed economiche che vedono coinvolta l'Italia non accadrà nulla di traumatico. Di conseguenza, stanno via via reimpostando i valori d'uscita piùbassi che avevano ipotizzato nelle scorse settimane, quando la volatilità era più elevata e il panico si era fatto sentire". Nel frattempo, a poco dalla campanella finale, a Piazza Affari le azioni di Bper strappano con un rialzo del 6,67% a 4,752 euro. Un apprezzamento già superiore al premio corrisposto ieri da Unipol a chi ha aderito alla proposta.
Qualcuno è stato peraltro stupito del fatto che Unipol abbia giocato “a carte scoperte”: perché in particolare dire di voler salire ancora nel capitale di Bper Banca, sia pure senza arrivare ad esercitare un controllo? Perchè il Testo unico della finanza (Tuf) al riguardo è chiaro: quando si procede ad acquisti che portino a superare le soglie rilevanti del 10%, 20% e 25% nel capitale di un istituto, l’acquirente deve comunicare gli obiettivi che ha intenzione di perseguire nel corso dei sei mesi successivi.
Infine, sul disaccordo in merito al futuro piano industriale del gruppo emiliano, atteso dopo l’estate, il broker Kepler Cheuvreux (gruppo Credit Agricole) ipotizza che Fondazione Banco di Sardegna potrebbe provare a bruciare sul tempo Unipol, proponendo a Vandelli una fusione tra Bper e il Banco di Sardegna che se attuata porterebbe la Fondazione a salire dal 3,58% a circa il 10%, facendo per converso calare nuovamente il peso di Cimbri.
In attesa di vedere se il gruppo bolognese dovrà alzare e di quanto la posta, Kepler Cheuvreux ha pertanto alzato il target price su Bper Banca da 4,9 a 5,4 euro, decisamente superiore ai valori attuali e a quanto pagato da Unipol per i titoli appena acquistati. Più prudenti altri broker come Banca Akros (che ha comunque ritoccato da 4,6 a 4,7 il prezzo di equilibrio di Bper Banca), Banca Imi (5,1 euro) e Mediobanca Securities (5,2 euro), secondo la quale in particolare ogni ipotesi di integrazione di Bper Banca potrà essere presa in considerazione solo una volta portata a termine, almeno parzialmente, il de-risking dell’istituto.
A inizio mese Vandelli aveva del resto ribadito di puntare a cedere 3 miliardi di Npl entro l’anno (un miliardo riferito a Npl di Banco di Sardegna, 2 miliardi di Bper Banca) “e poi fare un’altra bella operazione nel 2019”. A quel punto i sei mesi per i quali Cimbri si è impegnato a non cercare di assumere il controllo della banca emiliana saranno scaduti, Fondazione Banco di Sardegna avrà forse già avanzato la sua proposta e tra Unipol e gli altri soci di Bper Banca si sarà trovata un’intesa sulla strada da percorrere in futuro. E sul prezzo a cui far transitare eventuali scambi azionari, aggiunge qualche operatore.