Economia
Bper, mercato premia le ambizioni del duo Montani-Cimbri. "Base per 3° polo"
Il titolo Bper maglia rosa (+7%) in borsa dopo l'offerta su Carige. Balzo a due cifre anche per Carige. Bene Unipol, 1° socio della banca emiliana
Corrono a Piazza Affari Bper, Carige. Bene anche Unipol
Banca Popolare dell'Emilia Romagna vola a Piazza Affari e, con un rialzo arrivato a superare i 7 punti percentuali, è nettamente la migliore del Ftse Mib (+0,68%), all'indomani della decisione del Cda di presentare un'offerta non vincolante al Fondo Interbancario di Tutela Depositi (Fidt) per l'acquisizione di una partecipazione pari all'88,3%, di cui l'8,3% detenuta da Cassa Centrale Banca, del capitale di Carige.
Il titolo di Bper a fine giornata sale del 6,08%, dopo essere arrivata a guadagnare circa il 7,2% a un massimo di seduta di 1,8855 euro con oltre 16 milioni di titoli scambiati. Sale anche il prezzo delle azioni di Unipol (+1,28% a 4,74 euro che sovraperforma il Ftse Mib) la controllante del gruppo assicurativo bolognese che ha in portafoglio il 19% di Bper e il cui amministratore delegato Carlo Cimbri è il principale sponsor del consolidamento bancario (per ragioni industriali di distribuzione delle polizze) attorno a Modena. Con l'acquisizione di Carige, Bper diventerebbe quarto gruppo bancario italiano con asset totali di oltre 150 miliardi, ad ampliare la propria rete distributiva in regioni come Liguria e Lazio e aumentare la base di clientela del 20% superando i 5 milioni di clienti.
Vola anche il titolo di Carige che, dopo non essere riuscito a fare prezzo in avvio, balza del 13,65% a 0,7620 euro, dopo avere toccato 0,79 euro, livello che non si vedeva da metà settembre scorso. L'offerta verrà meno qualora entro il prossimo 20 dicembre il Fitd non conceda a Bper un periodo di esclusiva e non venga firmato entro fine anno un memorandum of understanding vincolante che preveda l'obbligo delle parti di sottoscrivere un contratto definitivo di acquisizione entro il 31 gennaio 2022.
Gli oneri di ulteriore ristrutturazione in capo al Fidt
In base alla struttura proposta da Bper, l'operazione prevede un versamento in conto capitale da parte del Fitd da 1 miliardo di euro in Carige a copertura degli oneri di integrazione, delle azioni di derisking e degli oneri dalla risoluzione di accordi commerciali.
Al closing, Bper deterrà l'88,3% di Carige a fronte del pagamento di un corrispettivo di un euro per l'intera partecipazione, nonchè il subentro al nominale da parte di Bper in tutti i finanziamenti e prestiti erogati dal Fitd e da Ccb in favore di Carige. A valle del closing, è previsto il lancio da parte di Bper di un'Opa obbligatoria sul restante capitale sociale della società, per 0,80 euro per azione, comprensivo di un premio del 29% rispetto al prezzo di chiusura del titolo Carige del 13 dicembre.
Equita: "L'operazione crea le premesse per la creazione di un terzo polo bancario in Italia"
"Dal punto di vista industriale, l'operazione - seppur non transformational - permetterà a Bper di raggiungere circa 10% della quota di mercato in termini di filiali (da attuale circa 8%), crescendo specialmente in Liguria (dove Carige ha il 37% delle filiali)", commentano gli analisti di Equita, sottolineando che "la mossa ci sembra efficace, con un buon timing e crea le premesse per la creazione di un terzo polo bancario in Italia".
Secondo gli esperti, "le condizioni poste da Bper sterilizzano i rischi del deal sul fronte patrimoniale e dell'asset quality, mentre sarà da verificare l'effettiva capacità di rivitalizzare la struttura commerciale del target e di generare sinergie, a fronte di un profilo di rischio potenzialmente più elevato alla luce del processo di integrazione".
Bestinver: "Offerta coerente dal punto di vista strategico con il percorso di espansione seguito da Bper"
Anche per Bestinver, "a queste condizioni l'offerta per Carige è un no-brainer, una cosa su cui non occorre neppure pensare, per l'istituto di Modena" e "se si guarda al passato, l'offerta è coerente dal punto di vista strategico con il percorso di espansione finora seguito da Bper".
Al di là dei dettagli tecnici dell'offerta, secondo gli analisti "la vera domanda è se il Fitd accetterà la proposta. A queste condizioni, riteniamo che Ccb potrebbe essere interessata ad aumentare la quota in Carige. Ccb aveva una call option per l'80% di Carige in mano al Fitd e non l'ha esercitata a marzo 2021".
Intesa-Sanpaolo: la potenziale acqusizione di Carige allontana la possibilità di operazione Bper-Banco Bpm
Anche per Intesa Sanpaolo l'integrazione di Carige, a fronte di un impatto dimensionale limitato, presenta "diverse complessità principalmente legate al rilancio della rete e all'implementazione delle sinergie di costo". La potenziale acqusizione di Carige, inoltre, allontana la possibilità di una operazione tra Bper e Banco Bpm anche se le possibilità di un'operazione del genere erano già diminuite a causa dell'opposizione del principale azionista della banca modenese, Unipol, aggiunge Intesa. Dubbi sull'effetiva creazione di valore per Bper, anche se l'operazione è a basso costo, sono evidenziati anche da Jefferies.
La ora parola spetta alle altre banche che, tramite il Fondo Interbancario di Tutela Depositi, dovranno avallare il deal.