Economia

Btp, stangata sulle nuove emissioni: costi 17 volte più alti del 2021

Cresce la "paura" per il 2023: previste emissioni a medio lungo termine per 310-320 miliardi più i Bot contro i 290 di quest'anno

Giorgetti: "Tutelare i risparmiatori che investono nel debito pubblico" 

"Per mettere a punto la manovra il governo ha dovuto prestare la "massima attenzione" perché l'Italia è un Paese indebitato e quindi il Ministero dell'Economia deve considerare, da un lato, le richieste che arrivano dai singoli attori del settore economico e, dall'altro, tutelare i risparmiatori che investono nel debito pubblico e devono continuare a comprarlo. Con questa responsabilità pesante abbiamo scritto rapidamente la Legge di Bilancio a tutela delle fasce meno abbienti”: con queste parole il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti ha smentito i tempi lunghi in Commissione Bilancio per approvare la manovra economica, sottolineanto quando sia importante tutelare, anche il prossimo anno, i risparmiatori italiani. 

Il 2023 per l'Italia, tra i Paesi europei con il rapporto debito/Pil più alto, si delinea un anno complesso, tra la Bce sempre più falco pronta a nuovi rialzi di interesse, la tensione su spread e Btp. Per il prossimo anno il Tesoro si appresta infatti a lanciare emissioni “boom”: dal rapporto Linee Guida della gestione del debito pubblico per il 2023 è emerso che“nel 2023 le esigenze di finanziamento saranno determinate dalle scadenze dei titoli in circolazione che, al netto dei Bot, saranno pari a poco meno di 260 miliardi di euro e dal nuovo fabbisogno del settore statale dell’anno che, in base alle stime preliminari coerenti con la versione più aggiornata del Draft Budgetary Plan 2022 dello scorso novembre, dovrebbe attestarsi intorno ai 90 miliardi di euro”.