Economia

"Buoni prodotti ed Esg", ecco la ricetta di Perco per il private equity

Andrea Deugeni

L'amministratore delegato di DeA Capital Alternative Funds commenta con Affaritaliani.it i dati del primo semestre del mercato del private equity

Lanciare sul mercato buoni prodotti, facendo dei criteri Esg ( environment, social e governance, ndr) il punto cardinale della propria strategia d’investimento. E’ questa la ricetta di Gianandrea Perco, amministratore delegato di DeA Capital Alternative Funds, per gli operatori di private equity e venture capital per non andare incontro a cali di raccolta, come invece si è verificato nel primo semestre di quest’anno nel mercato italiano. Periodo in cui, secondo un’analisi condotta da  AIFI (l'Associazione italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt), in collaborazione con  PwC Deals, i milioni raccolti sono stati 435, in calo del 77% rispetto al primo semestre del 2018. 
 

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Guarda l'intervista a Gianandrea Perco, amministratore delegato di DeA Capital Alternative Funds

 
Dati gli alti livelli di liquidità presenti sul mercato, il dato non è certo confortante per gli operatori, ma, stando alle leve da azionare indicate dal top manager del gruppo De Agostinila soluzione è a portata di mano. “Il calo di questo primo semestre? E’ stato semplicemente un tema di disponibilità di prodotti, nel senso che lo scorso anno ci sono stati tanti fondi in raccolta e che lo hanno fatto molto bene, anche nella prima parte del 2019”, spiega infatti Perco ad Affaritaliani.it in occasione dell'annuale Private Capital Conference, appuntamento organizzato dalla stessa  AIFI, PwC e Linklaters e che ha visto intervenire i rappresentanti dei big player del settore. 
 
“Di fondi - aggiunge Perco - ne arriveranno anche a breve, perché sicuramente la liquidità non è un tema”. Anzi ce n’è tanta ed “è in cerca di allocazione in buoni prodotti. Il tema, quindi, è portarli sul mercato e non certamente di disponibilità di investitori”.
 
Il Ceo di DeA Capital Alternative Funds spiega poi che il suo gruppo “sta investendo molto puntando sui criteri Esg, un punto cardinale che è stato sempre presente nelle strategie sia di fondi diretti sia di quelli di turnaround dove il tema del sociale è stato sempre guardato con attenzione”.  Lo testimonia “la quantità importante di posti di lavoro che abbiamo salvato grazie al turnaround che siamo riusciti ad applicare sulle aziende che abbiamo avuto in gestazione”, sottolinea Perco, secondo cui in Italia nel secondo semestre il settore del private equity dovrebbe anche finalmente giovarsi di una stabilità di governo a livello politico.

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