Economia
Campari brinda con l'Aperol negli Usa. Titolo ai massimi dalla quotazione
Un report di Goldman Sachs e le speculazioni sul M&A sostengono il prezzo delle azioni Campari in Borsa
Nuovi massimi storici per Campari che in avvio di contrattazioni in Borsa ha superato anche quota 9 euro, titolo che a fine giornata ha portato a casa il 3,19% a 8,74 euro per azione: la spinta viene da un report di Goldman Sachs che alza la raccomandazione a "buy", e il target di prezzo a 10 euro, scommettendo sulle potenzialità di penetrazione in Usa dell'Aperol.
Il broker si aspetta che i ricavi derivanti dall'Aperol crescano del 26% medio annuo nel periodo 2019-21 guidino l'accelerazione della crescita organica del giro d'affari del gruppo: la spinta dovrebbe avvenire, per quanto riguarda il più famoso brand del gruppo italiano, dagli Stati Uniti dove i consumi settimanali sono nettamente inferiori a quelli registrati in Italia e in Germania (0,1% della popolazione contro il 2,5% in Germania e quasi il 10% in Italia).
Il basso contenuto alcolico e il posizionamento di prezzo dovrebbe consentire, secondo gli analisti a stelle e strisce, di generare margini lordi ben superiore rispetto alla media del gruppo Campari. Sul titolo in Borsa, Goldman Sachs ritiene che, pur trattando a premio rispetto alla media del settore degli European Staples, le valutazioni attuali ancora non incorporino le potenzialità di crescita.
A spingere le quotazioni del titolo, inoltre, è stata anche la speculazione su possibili acquisizioni e fusioni dopo l'intervista del Ceo Bob Kunze-Concewitz al Financial Times di venerdì scorso. "Ci sarà ulteriore consolidamento perchè ci sono grandi sinergie da fare su tutto, dalla distribuzione ai costi generali al marketing", ha detto il numero uno di Campari escludendo però che la famiglia Garavoglia, che controlla Campari, sia intenzionata a vendere.