Economia
Carige, lo spettro Mps. Si avvicina il salvataggio pubblico
Nonostante la disponibilità del Fitd a convertire il bond in equity, il passo indietro degli americani rischia di far saltare l’operazione di mercato
di Luca Spoldi
e Andrea Deugeni
Banca Carige come Mps? L’ipotesi di una ricapitalizzazione precauzionale a carico del Tesoro, finora rimasta sempre sullo sfondo come “extrema ratio” acquisisce di colpo concretezza dopo la nota ufficiale con cui i commissari dell’istituto ligure hanno segnalato come “al termine di un’articolata fase preparatoria nell’ambito della quale si inquadra la delibera del Consiglio di Gestione dello Schema Volontario di lunedì 6 maggio, il fondo Blackrock ha ritenuto di non dare ulteriore corso alla sua iniziale manifestazione di interesse”.
Il commissario straordinario di Carige Pietro Modiano
Come noto il principale gruppo al mondo di asset management aveva proposto un piano, accettato dagli aderenti allo Schema Volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), come confermato dal presidente Salvatore Maccarone, basato su una ricapitalizzazione da complessivi massimi 720 milioni di euro che si sarebbe dipanata attraverso tre operazioni.
La prima sarebbe consistita nella conversione in equity di 313 milioni di euro del bond sottoscritto tier 2 sottoscritto a dicembre dallo Schema Volontario, la seconda sarebbe stata un aumento di capitale riservato a BlackRock per un ammontare che restava da determinare, la terza una ricapitalizzazione riservata agli attuali soci della banca.
Riguardo quest’ultima operazione, che avrebbe richiesto dell’assenso dell’attuale primo azionista di Banca Carige, Malacalza Investimenti (la cui astensione in dicembre aveva fatto saltare una prima proposta di ricapitalizzazione da 400 milioni), BlackRock si era inizialmente detta pronta ad assumere l’impegno a sottoscrivere tutto l’eventuale inoptato, così da avere garanzia di sottoscrizione integrale della ricapitalizzazione complessiva.
Qualcosa però non deve essere andato come previsto, vuoi come risultanze della data room che ha consentito gli uomini di Blackrock di analizzare da vicino i conti di Carige, vuoi come esito dei contatti tra i rappresentanti del gruppo americano e i soci attuali di Carige, così si è arrivato allo stop che sembra essere giunto direttamente dai piani alti di BlackRock.
Uno stop che materializza lo spettro Mps. Se nella nota i commissari fanno sapere che proseguono “le valutazioni riguardanti ulteriori soluzioni di mercato finalizzate ad assicurare stabilità e rilancio di Banca Carige”, gli stessi ricordano infatti “le previsioni del titolo II del DL 8 gennaio 2019, che consentono l’eventuale avvio dell’iter per la richiesta di ricapitalizzazione precauzionale al ministero dell’Economia”. Insomma: se entro il 17 maggio prossimo (termine per la presentazione dell'offerta da parte dei fondi interessati, già prorogata di un mese) nessuno si farà avanti, a pagare il conto per evitare il fallimento dell’istituto ligure saranno chiamati ancora una volta i contribuenti italiani tutti.
Intanto a Genova, dopo la nota con la quale hanno comunicato al mercato il dietrofront di BlackRock e dopo che la Bce ha fatto sapere di monitorare da vicino la situazione, i commissari hanno incontrato i sindacati a cui hanno comunicato di "lavorare insieme agli altri soggetti anche istituzionali impegnati sul dossier per studiare un'altra soluzione privata".
"Cari colleghi, siamo al lavoro, e non siamo da soli per esplorare tutte le possibilità di dare vita comunque a una soluzione privata, di mercato, all'altezza del potenziale della nostra banca. I prossimi giorni saranno importanti per valorizzare il lavoro fatto fin qui che è culminato nell'accordo con lo Schema volontario del Ftid. Resta comunque ferma, a tutela della stabilità della banca, anche la possibilità di avviare l'iter per la richiesta di ricapitalizzazione precauzionale (Dl Carige)", hanno scritto poi Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener a tutti i dipendenti.
Per i commissari le opzioni sono ancora tutte aperte, ma l'epilogo Montepaschi, in cui vicino alla scadenza per la presentazione delle offerte tutti i potenziali cavalieri bianchi si sfilarono, è sempre più all'orizzonte.