Economia
Caro bollette, Draghi studia il doppio piano: tariffe giù, più gas dall'Italia
Prezzi alle stelle e caro energia da frenare: il governo sta progettando un intervento in due tempi per calmierare l'inflazione economica. Rumors
Crisi energetica, compagnie di elettricità e metano in crisi. Aiget: “Altre centinaia sono a rischio”
Dopo il pasta gate, il caro colazione e una crisi energetica che non arresta la sua corsa (leggi qui per saperne di più) il governo studia un maxi piano d'intervento in due tempi per fronteggiare sia l'impennata dei costi in bolletta che la dipendenza energetica. Lo riporta La Stampa che spiega che il primo passo del governo riguarderà i rincari, mentre il secondo iniziative più strutturali come ad esempio il raddoppiamento della produzione nazionale di gas, che passerà da quattro a otto miliardi di metri cubi annui. Cosa che secondo i tecnici si può fare in tempi brevi.
Secondo quanto riferisce il quotidiano torinese, sul fronte delle tariffe, già questa settimana il governo dovrebbe approvare un decreto per rendere strutturale la riduzione dei cosiddetti oneri di sistema in bolletta: i partiti premono infatti perché le nuove misure contro il caro-energia vengano finanziate con nuovo deficit, mentre il premier Mario Draghi non mostra intenzione di cedere. Sul tavolo l'ipotesi di una tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche: “E’ difficile pensare a una riflessione strutturale che non guardi ai profitti che le società hanno avuto, difficile non chiamare alla compartecipazione dei costi comuni chi ha maturato questi profitti”.
Intanto la crisi energetica continua senza freni, portando diverse compagnie di settore in default: secondo quanto riporta La Stampa, a fronte dei dati Aiget, Associazione Italiana di Grossisti di Energia, nella prima metà di gennaio 19 grossisti e fornitori italiani di luce e gas sono già precipitati nell’insolvenza, mentre altre centinaia sono a rischio. Il motivo? Gli operatori che comprano elettricità e metano dalle grandi compagnie e li cedono al cliente finale, hanno preso impegni che adesso con l’impennata dei prezzi non sono in grado di mantenere. Secondo Massimo Bello, amministratore delegato della compagnia Wikiwi e presidente dell’Aiget, la situazione è davvero allarmente: in questo momento sono in crisitra i 50 e i 100 grossisti e tra i 500 e 600 rivenditori.
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