Economia

Cartelle e debiti, arriva lo stralcio fino a 30mila euro: ecco come e a chi

di Redazione Economia

La nuova pace con il fisco riguarderà debiti fino a 30.000 euro e si ricorrerà al meccanismo del saldo e stralcio

La misura agevolativa, oltre alla riduzione degli importi dovuti, prevedeva anche l'azzeramento di sanzioni e interessi di mora. C'erano limiti precisi: riguardava appunto esclusivamente le persone fisiche che versavano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica: cioè quando il valore Isee riferito al proprio nucleo familiare non superava i 20 mila euro oppure quando alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risultava già presentata la procedura di liquidazione.

Non è noto se queste limitazioni verrebbero mantenute nella nuova versione oppure si allargherebbero le maglie della sanatoria. Si trattava esclusivamente dei carichi derivanti dagli omessi versamenti dovuti in autoliquidazione, in base alle dichiarazioni annuali, e quelli derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

Il viceministro all’Economia Leo, qualche giorno fa, ha fatto il punto sullo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro introdotto con l'ultima legge di bilancio: sono state già annullate "36 milioni di cartelle intestate a oltre 8 milioni di contribuenti", ha riferito. Un cantiere vasto su cui però il governo è intenzionato a fare presto. Di qui la "forte sollecitazione" di Leo a concludere l'iter "prima della sospensione dei lavori della pausa estiva".

Non solo perché la delega recepisce la direttiva sulla global minimum tax e per proseguire nell'attuazione della riforma della giustizia tributaria inserita tra gli obiettivi del Pnrr, ma anche perché il ddl è collegato alla manovra e "occorre dare certezza agli operatori economici". In base all'accordo politico raggiunto tra maggioranza e opposizione, dopo che la Camera ha modificato la prima parte della delega, il Senato interverrà sui titoli Terzo e Quarto, relativi a procedimenti e sanzioni e a testi unici e codici. Il governo punta a portare il testo in Aula nella prima settimana di agosto, probabilmente venerdì 4. In modo da permettere al testo il ritorno alla Camera per la terza lettura.