Economia

Chi è Fabio Panetta, il futuro governatore di Bankitalia che piace alla Meloni

L'attuale membro del board della Bce è stato per molti anni a Palazzo Koch, per sei mesi anche con il compito di direttore generale

Un’ultima chiosa “polemica”. Attenzione a dare per scontata la nomina di un italiano, al posto di Panetta, nel board della Bce. Per due motivi: il primo, istituzionale, è che essendo il consiglio composto da sette membri è ovvio che non tutti i Paesi europei possano essere rappresentati. Sarebbe irrituale non vedere un italiano nel direttivo? Sì, ma non impossibile. Di più: al momento della nomina di Mario Draghi a capo della Bce, allora sedeva nel board anche Lorenzo Bini Smaghi, attuale presidente di Société Générale. Il quale per settimane ha puntato i piedi per non uscire dalla stanza dei bottoni di Francoforte prima di venire costretto dall’opportunità.

Il secondo motivo è invece di carattere politico. L’Italia rimane uno dei pochissimi Paesi a non aver ratificato il Mes. Il governo, soprattutto in area leghista, non sembra volerci sentire da quell’orecchio. E quindi, a meno di veri e propri ricatti di Bruxelles (“o firmate o niente soldi del Pnrr”) si rimane in una situazione piuttosto tesa. Ultima notazione sulla figura del governatore di Bankitalia in pectore: nel 2014 Massimo Carminati - il “lìder maximo” del mondo di mezzo dell’inchiesta “Mafia capitale” - ha dichiarato in un’intercettazione di aver conosciuto Panetta da giovane complice la comune militanza politica nel Fronte della Gioventù e di aver fatto con lui molte vacanze. Accuse che lo stesso Panetta ha sempre smentito, sostenendo di aver incontrato Carminati in gioventù solo perché entrambi residenti all’Eur.