Economia
Chip nuovo fronte di tensione con Macron. "L'ad di Stm Chery favorisce Parigi"
Confermato il manager accusato di aver penalizzato dirigenti e stabilimenti in Italia
Tensione tra Chigi e Parigi sulla conferma di Chery alla guida di Stm
Nuovo fronte di tensione fra Italia e Francia. In particolare, nel mirino di Palazzo Chigi ci sarebbe il processo di “francesizzazione” di STMicroeletronics. Secondo Repubblica, "il governo Meloni ha fatto arrivare l’avviso a Parigi, sostenendo di essere contrario ad un nuovo mandato di tre anni per l’amministratore delegato Jean-Marc Chery. L’Italia imputa a lui, che dal 2018 guida uno dei maggiori gruppi europei nel campo dei chip, di aver spostato il baricentro oltre le Alpi".
La produzione di chip è un settore altamente strategico e l'Italia deve già leccarsi le ferite per il rifiuto di Intel di operare nel nostro Paese. Stm resta uno dei pochi asset a disposizione sul settore, ma secondo Palazzo Chigi il baricentro sarebbe sempre più spostato verso la Francia. In particolare, scrive Repubblica, "Palazzo Chigi non ha gradito la decisione di Chery di ridurre, per questioni di efficienze, da due a tre le divisioni di Stm, eliminando l’unità Automotive and Discrete Product, gestita da Marco Monti e piena di dirigenti italiani".
Secondo Bloomberg la scelta non viene compresa dal governo italiano che ha il 50% della STMicroelectronics Holding insieme alla banca statale francese Bpifrance.