Cmc, cambio al vertice: Macrì lascia. La Tav? Bloccarla sarebbe folle - Affaritaliani.it

Economia

Cmc, cambio al vertice: Macrì lascia. La Tav? Bloccarla sarebbe folle

Macrì: lo stop alla Tav? "E' come pensare, per una casa dove manca solo il tetto, di mandare via i muratori"

Cambio al vertice della Cmc, il gruppo italiano leader nel settore delle costruzioni che opera a livello internazionale da oltre 40 anni. Paolo Porcelli è il nuovo direttore generale.  Roberto Macrì, dopo quasi 20 anni all’interno di Cmc di cui 10 nel ruolo di direttore generale, lascia il timone a Porcelli, classe 1967 laureato in ingegneria civile. 

Ma cosa farà ora Macrì si chiedono tutti? Lui ancora non lo sa. Almeno stando alle sue parole, come riporta il Corriere della Romagna. Qualche giorno a Londra per riposare e stare lontano dai riflettori, poi si vedrà. Anche se sembra intenzionato a rimanere nel contesto privato: "E' il mondo delle costruzioni e dell'edilizia quello che conosco bene. Si tratta però, in fondo, di un contesto segmentato. Potrei anche esprimermi in una realtà un po' diversa da quella che mi ha visto attivo negli ultimi decenni".

Macrì parla anche di Tav e del suo possibile stop, con relativo blocco anche dei cantieri che Cmc ha in attività: "Non so proprio come potrebbe concretizzarsi, a questo punto, un congelamento della Tav - dichiara Macrì sempre al Corriere di Romagna - .E' come pensare, per una casa dove manca solo il tetto, di mandare via i muratori". Anche se i lavori dove è coinvolta Cmc sono ormai solo sul lato francesce: "Nel cantiere di Chiomonte abbiamo praticamente concluso. Impegnavamo 46 dipendenti fino a maggio scorso, ma ora mancano  forse solo poche finiture".