Economia
Coca Cola, sul gigante di Atlanta splende sempre il sole
Una buona trimestrale con vendite in crescita dell'8% a 11.593 milioni di dollari
Coca Cola, ad Atlanta in Georgia splende sempre il sole
Ad Atlanta, in Georgia, dove ha sede la Coca-Cola guidata da James Quincey, sembra splendere sempre il sole. Infatti, nonostante l’aumento dei prezzi dei suoi prodotti, i consumatori sono rimasti super fedeli allo storico marchio ed, anzi, hanno consumato di più. I risultati della trimestrale presentata sembrano essere esenti da qualsiasi influenza negativa legata ad inflazione, recessione o venti di guerra. Le vendite di Coca Cola hanno raggiunto i 11.953 milioni di dollari(+8%) rispetto all’analogo periodo del 2022.
Il margine lordo, anche grazie ad un’attenta gestione dei costi di produzione, è cresciuto del 12% toccando i 7.296 milioni di dollari. Un po’ più “tranquillo” il risultato operativo a 3.270 milioni (+6%), mentre l’utile netto è salito del 9% a 3.09 miliardi di dollari. Con questi numeri il Gruppo ha alzato le aspettative per l’anno in corso prevedendo una crescita tra il 10 e l’11%.
Coca Cola, gli aumenti di prezzo "digeriti" dai consumatori
Una delle chiavi di questo successo sta nell’aumento dei prezzi del 9%, superiore quindi all’inflazione. La scommessa è stata vinta. I consumatori non hanno tradito ed, anzi, hanno consumato di più. L’aumento dei prezzi è stato a macchia di leopardo: in America Latina (15%), in Europa, Medio Oriente e Africa (19%), Nord America (5%) e Asia Pacifico (1%).
"Abbiamo avuto un trimestre forte- ha detto il Ceo- e stiamo aumentando le nostre previsioni per l'intero anno su ricavi e utili alla luce dei nostri risultati da inizio anno.Il nostro portafoglio leader di marchi, insieme a un sistema allineato e motivato, ci consente oggi di vincere sul mercato, gettando le basi per un ulteriore sviluppo nel lungo termine". In crescita del 2% le bevande analcoliche gassate, soprattutto in America Latina e Asia-Pacifico. La Coca-Cola tradizionale è cresciuta del 2% mentre la Zero del 3%. Succhi, latticini e delle bevande vegetali hanno avuto un trend in crescita del 2%, in Cina con Minute Maid e Pulpy , in Messico con Santa Clara e Fairlife negli Stati Uniti. Da ultimo acqua, bevande sportive, caffè e tè, hanno realizzato una crescita di solo l’1%. Insomma anche in tempi difficili si può rinunciare a tutto meno che ad una Coca Cola.