Economia
Col Def al via l'agenda Patuanelli. Alla 5S Todde le crisi d'impresa
Questa settimana il Mise entra nell'operatività piena. Ecco come
Prima il varo della Nota di aggiornamento al Def con il quadro della legge di Bilancio. Una cornice contabile importante perché al Ministero dello sviluppo economico si capirà più o meno l’ammontare delle risorse a disposizione per rimodulare gli incentivi fiscali del piano presa 4.0, l’iperammortamento al credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo ed il bonus formazione per accompagnare chi lavora nelle fabbriche lungo la trasformazione tech, misure da stabilizzare passando da un orizzonte temporale annuo a uno strutturale almeno triennale.
Al dicastero di Stefano Patuanelli attendono il Consiglio dei ministri di stasera per entrare nell’operatività piena della struttura. Operatività che dovrebbe partire, già questa settimana, con l’assegnazione delle deleghe al viceministro Stefano Buffagni e ai sottosegretari Mirella Liuzzi, Gian Paolo Manzella, Alessia Morani e Alessandra Todde, pentastellata a cui, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, andrà la delega alle crisi aziendali. Settore che verrà rafforzato, come previsto dal decreto Imprese, da una maggiore dotazione di persone (12 unità) e che risponderà proprio alla Todde e al vice capo di gabinetto Giorgio Sorial, già deus ex machina del Ministero su questi argomenti durante la gestione Di Maio.
Una parte degli incentivi verranno anche rimodulati per sostenere gli investimenti sull’economia circolare per dare attuazione a quel “Green New Deal” a cui sarà ispirata parte della politica economica e industriale del governo.
Patuanelli poi, a quanto risulta, farà partire subito i due tavoli ad hoc appena annunciati. E cioè quello sulla “transizione 4.0” e quello sull’automotive.
Il primo sarà la sede di confronto permanente (da riunire a cadenza mensile) per discutere le proposte di tutti gli attori del comparto industriale, le associazioni di categoria, anche della filiera green, e i sindacati con lo scopo di accompagnare le aziende nell'adeguamento al paradigma della sostenibilità ed evitare così gli shock dovuti ai conseguenti cambiamenti industriali.
Poi, verrà convocato immediatamente il tavolo sul settore auto, strumento richiesto ancora oggi a gran voce dal presidente della Confindustria Vincenzo Boccia, momento di confronto che oltre alle difficoltà cicliche del rallentamento economico del comparto dovrà occuparsi anch’esso delle spinte alla transizione green a cui è soggetto il settore automobilistico. Oltre a Boccia, parteciperanno le associazioni di categoria coinvolte nella filiera delle quattroruote.
@andreadeugeni