Economia
Competere.eu: "Sul Recovery Fund serve un ecosistema virtuoso tra gli attori"
Per il coordinatore dell'Osservatorio per la ricostruzione economica post Covid, Arleo, necessario un patto tra imprese, stato, enti locali e società regionali
“Non potrà esistere una svolta concreta nella gestione degli incentivi senza la creazione di un ecosistema virtuoso tra i vari attori del settore. E' uno scenario da tener presente quando pensiamo ai fondi del Recovery Fund”. Lo dichiara intervistato da Affaritaliani Giuseppe Arleo coordinatore dell’Osservatorio per la ricostruzione economica dopo Covid-19 di Competere.eu.
"È quanto mai necessario avere la creazione di un patto tra imprese, stato, enti locali e società regionali al fine di rafforzare le buone prassi già presenti nelle procedure degli incentivi e rafforzare quelle che presentano elementi di criticità. Ben venga, quindi una stabilità normativa nel settore e, prendendo a paragone alcuni Paesi virtuosi come il Canada, puntando anche ad incentivi automatici per le imprese meritevoli. Il ruolo che abbiamo pensato giusto per l’Osservatorio è quello di analizzare in maniera attenta le policy inerenti i finanziamenti alle imprese, ponendo l’accento sulle buone prassi, decisamente presenti negli ultimi anni, ma anche fungendo da stimolo con idee e proposte, non da ultimo attenzionate sia alla politica che agli addetti ai lavori. Non sfuggirà -spiega Arleo- che gli incentivi dovranno avere un carattere di maggiore efficacia e rapidità rispetto al passato, auspicando un coordinamento sempre più perfetto quando sono coinvolti più attori, si pensi ad esempio ai contributi misti fondo perduto e finanziamento bancario”.
Arleo rileva che “sicuramente è positivo il progressivo abbandono ai bandi click day a favore di quelli a sportello come la normativa europea ci indica ma, anche in tal senso, l’auspicio dell’Osservatorio è quello di avere bandi con notevoli risorse pubbliche e, magari, non a scadenza ma sempre aperti in modo da fungere da opportunità non sporadica ma continuativa per gli imprenditori o quelli che vogliano avviare impresa. Le procedure sono essenziali affinché ci sia una ottima allocazione dei fondi pubblici. L’auspicio dell’Osservatorio è di avere, accanto alle buone prassi, elementi innovativi rispetto a quelli finora avuti. Gli elementi su cui puntare sono sicuramente la semplificazione della documentazione nella fase della richiesta dei fondi pubblici eliminando documenti che in una prima fase possano risultare non necessari salvo poi produrre in sede di firma contratto; banche dati più efficienti in modo da avere incrocio di dati più immediato; coinvolgimento dei tecnici professionisti sia in sede di redazione di bando che nelle autocertificazioni, ad es. il Durc, in modo da coinvolgere in prima persona i professionisti avendo a disposizione dati immediati; controlli rigidi alle imprese beneficiarie poiché il sistema delle autocertificazioni aiuta e velocizza sicuramente la fase di valutazione ed erogazione ma si rende parimenti necessaria una attenta valutazione dei beneficiari. Ed un uso sempre maggiore del conto corrente vincolato e rendicontazione con fatture non quietanzate in modo da aiutare le imprese in maniera concreta senza aggravare la fase finanziaria.
È necessario, quindi, agire con velocità facendo sistema con il mondo delle professioni e delle imprese in modo da avere maggiore efficacia nella spesa e nella perfetta allocazione dei fondi pubblici alle imprese".