Economia

Confindustria Energia:"Infrastrutture fondamentali per PIL e occupazione”

Ricci:"Avviate attività tendenti a valorizzare le singole realtà settoriali affinché si sentano parte integrante dell’industria energetica nazionale"

Confindustria Energia ha presentato oggi a Roma il progetto ‘Infrastrutture energetiche, ambiente e territorio’. Hanno partecipato, tra gli altri, Giuseppe Ricci, presidente Confindustria Energia, Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, Luigi Ferraris, amministratore delegato Terna, e il Ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona.

Il modello di vita attuale e delle generazioni future è fortemente connesso con l’utilizzo dell’energia resa accessibile grazie ad un sistema infrastrutturale tecnologicamente evoluto, compatibile con l’ambiente e integrato con il territorio. Il sistema energetico italiano è impegnato in una profonda fase di trasformazione verso gli obiettivi di contenimento delle emissioni climalteranti e di miglioramento degli standard di efficienza raggiungibili con le tecnologie digitali, basate su sostenibilità, efficienza e riciclo. In questa direzione va il progetto ‘Infrastrutture energetiche, ambiente e territorio’ di Confindustria Energia, che si è proposto di mettere insieme le diverse anime della filiera energetica nazionale per fornire un contributo alla programmazione degli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.Lo studio presentato illustra il ruolo fondamentale che le infrastrutture energetiche primarie saranno chiamate a svolgere per soddisfare la domanda energetica secondo gli indirizzi e gli obiettivi che verranno definiti nel Piano Integrato Energia e Clima.

Giuseppe Ricci, presidente Confindustria Energia, intervistato da Affaritaliani.it ha commentato: “Un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto per scambiarci punti di vista e riflessioni sull’industria energetica e il suo percorso di trasformazione. Confindustria Energia è la federazione che rappresenta la filiera energetica italiana, costituita da associazioni che rappresentano tutte le diverte forme di approvvigionamento, produzione e distribuzione dell’energia. Abbiamo avviato attività tendenti a valorizzare le singole realtà settoriali in quanto tali e soprattutto a fare in modo che si sentano parte integrante dell’industria energetica nazionale. Abbiamo visto come negli anni l’accresciuta attenzione per il tema dell’ambiente abbia spinto i Paesi più industrializzati ad intraprendere il percorso di decarbonizzazione, dove l’Italia si è particolarmente distinta con un piano che gli ha permesso di fatto di traguardare gli obiettivi al 2020 definiti a livello europeo. Lo sviluppo e la crescita di forme e soluzioni tecnologiche evolute, come previsto anche dal Piano Energia e Clima, è realizzabile se viene garantita l’adeguata integrazione tra le infrastrutture e la loro capacità di rispondere prontamente alle dinamiche di mercato e alla necessità di stabilità del sistema.”

“Infrastrutture energetiche, ambiente e territorio sono pilastri della nostra strategia, insieme alla sostenibilità - dichiara invece Luigi Ferraris, amministratore delegato di Terna intervistato da Affaritaliani.it  - Per noi sostenibilità significa ascolto, vicinanza al territorio, informazioni alle comunità in cui noi andiamo a fare investimenti, in modo tale da avere un processo partecipativo che renda  quindi le comunità locali coinvolte fin dall’inizio. Solo lo scorso anno abbiamo avuto 300 incontri sul territorio tra istituzioni e comunità locali.”

Gli investimenti esaminati sono valutati in 96 miliardi nel periodo 2018-2030 e riguardano le infrastrutture energetiche primarie previste nei programmi di sviluppo elaborati dalle Associazioni rappresentate da Confindustria Energia ( Anigar, Assogasliquidi, Assomineraria, Elettricità, Futura, Gas e Unione Petrolidera), da Snam e Terna. Dall’analisi del programma di investimenti previsti emergono significativi impatti sull’indotto nazionale, sul tasso di occupazione, sulla crescita del PIL, sul contenimento delle emissioni in atmosfera e sull’economia circolare.